rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

A2A: dai Comuni sì alle remunerazioni, ma si invoca più «sobrietà»

Dopo il via libera, Brescia e Milano chiedono che venga effettuata una riduzione del 25% del costo del consiglio di sorveglianza

I Comuni di Brescia e Milano approvano la relazione sulle remunerazioni di A2A ma chiedono una maggiore "sobrietà" nei compensi, invocando in particolare una riduzione del 25% del costo del consiglio di sorveglianza.

Lo ha detto in assemblea il direttore generale del Comune di Brescia, Alessandro Triboldi, a nome anche del Comune di Milano. Nel suo intervento Triboldi ha ricordato che il Cds è costato lo scorso anno circa 2,1 milioni di euro e che la riduzione comporterà un risparmio di "oltre 500 mila euro".

Nel 2011 A2A ha speso circa 6,3 milioni di euro per remunerare i due consigli, inclusi i direttori generali.

"I Comuni di Brescia e di Milano dichiarano il proprio voto favorevole ma intendono esprimere alcune considerazioni nell'ambito del difficile momento economico", ha dichiarato Triboldi al termine dell'assemblea.

- A2A: Pippo Ranci nuovo presidente del Consiglio di Sorveglianza

Il Dg di Brescia ha sottolineato che "in una società a prevalente partecipazione pubblica si impone una politica di remunerazione ispirata a criteri di sobrietà, attenta ai principi di equità interna e trasparenza" e in comunque in grado di difendere il management dalla "competitività esterna".

I Comuni hanno invitato a valutare l'applicazione del tetto del "trattamento complessivo del primo presidente di Cassazione" per le figure del presidente e vicepresidente della sorveglianza, il "ridimensionamento" dei compensi per la partecipazione alle commissioni consiliari, a valutare "l'abolizione del gettone di presenza", da considerarsi già incluso nel compenso per la carica.

Per quanto riguarda i compensi per le cariche rivestite all'interno del gruppo dai manager, l'invito è a riversarli nella capogruppo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A2A: dai Comuni sì alle remunerazioni, ma si invoca più «sobrietà»

BresciaToday è in caricamento