Un locale a dir poco crossover, specializzato nel differenziare: solo nel menu del pranzo si possono trovare sia i “ricotti gnocchi” che i “fresh tagliolini”, ma pure “lobster rolls”, oppure i tacos di pesce spada.

Certo i menu non sono per tutte le tasche: il classico menu degustazione (lo “Chef's Table”, che comunque ha un sacco di portate) costa 225 dollari. E una bottiglia di vino a meno di 50 difficile trovarla: c'è pure un Soave veneto del 2012, costa 80 dollari.

Però lo spiedo piace, eccome. Piace anche nella sua forma più internazionale, seppure con gli stessi ingredienti comunque ben diverso (per come e dove viene servito) dalla tradizione bresciana più stretta. Anche se per farlo gli strumenti sono quelli “doc”: lo scorso anno Bergamini si è fatto recapitare in loco un macchina per lo spiedo, ovviamente brescianissima.