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Cronaca Lonato del Garda

Colpita in faccia, soffocata e chiusa in una valigia: così è morta la povera Yana

Resi noti in via preliminare gli esiti dell'autopsia

Yana Malaiko sarebbe stata colpita più volte in faccia con un oggetto in metallo, forse una spranga, poi picchiata e soffocata, forse perché strangolata: infine, già morta, sarebbe stata rinchiusa in una valigia. E' quanto emerge dagli esiti dell'autopsia - eseguita sabato al Carlo Poma di Mantova con ulteriori accertamenti anche lunedì - e diffusi da Procura e Carabinieri "in via preliminare, in attesa della risultanze delle indagini tossicologiche e istologiche disposte".

La nota di Procura e Carabinieri

"Il quadro lesivo osservato sul cadavere di Yana Malaiko - si legge nel comunicato della procuratrice Manuela Fasolato - appare caratterizzarsi per la presenza di lesioni multiple di natura contusiva apprezzabili in sede cranio-facciale e cervicale, segni compatibili con asfissia meccanica violenta, altresì che sono presenti lesioni di natura contusiva consistenti in ecchimosi-escoriazioni superficiali, fra cui quelle identificate in corrispondenza della superficie dorsale delle dita della mano sinistra, possibilmente compatibili con lesioni da difesa. Dal decesso della giovane - conclude la nota - al posizionamento in decubito laterale-prono all'interno della valigia in cui è stata rinvenuta, è trascorso un tempo di alcune ore".

Le accuse all'ex fidanzato

In queste ore sono attesi i Carabinieri dei Ris sia nell'appartamento di Castiglione dove Yana viveva, sia nelle auto in uso al presunto killer che sul luogo del ritrovamento del cadavere. La tragedia di Yana, purtroppo, è ormai nota: sarebbe stata uccisa dal suo ex fidanzato, il 33enne Dumitru Stratan, già in carcere con le accuse di omicidio volontario premeditato e aggravato e occultamento di cadavere. Si sarebbe introdotto nell'appartamento di Yana con una scusa, la notte del 20 gennaio: qui si sarebbe consumato il delitto.

Stratan dopo averla uccisa l'avrebbe dunque chiusa in una valigia, caricata in auto e infine abbandonata ai confini con Lonato, nelle campagne in località Valle. Il corpo di Yana è stato ritrovato solo mercoledì scorso, dopo 12 giorni di ricerche: Stratan in carcere non ha mai risposto alle domande degli inquirenti né rivelato dove fosse il corpo.

Il nulla osta per i funerali

Nel frattempo è arrivato il nulla osta della magistratura alla sepoltura della giovane vittima. La salma è arrivata lunedì sera alla Casa funeraria Antea di Castiglione, dove rimarrà fino a mercoledì pomeriggio. In seguito sarà trasferita nella Chiesa della Grotta a Romano di Lombardia: i funerali verranno celebrati venerdì mattina nella chiesa parrocchiale del paese bergamasco. Yana Malaiko aveva solo 23 anni: lascia nel dolore i genitori Oleksander e Tatiana, i nonni Giovanni e Larissa, gli amici Francesco con Oksana ed Emily, l'amica Valentina.

La famiglia ringrazia Francesco Porrello, l'avvocato Angelo Murtas, il criminologo forense Gianni Spoletti, ma anche "i Carabinieri e tutti gli operatoria impegnati nelle ricerche, i volontari e tutti i cittadini di Castiglione delle Stiviere". In segno di vicinanza, sia le onoranze funebri che i fioristi coinvolti hanno offerto gratuitamente i loro servizi.

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