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Cronaca Via Industriale

“Voglio spazio. Difendo il Magazzino 47”: tutti contro Rolfi

Tre giorni di festa nello spazio del centro sociale bresciano per rispondere alle parole di Fabio Rolfi sullo sfratto immediato. Secondo l'Aler il termine massimo per lo sgombero è proprio il 12 luglio: giovedì nuovo incontro con la Loggia

“Lo sfratto del Magazzino 47 è una delle nostre priorità, stiamo aspettando l’esecuzione effettiva per estirpare definitivamente un cancro che alla città ha dato solo problemi”. Con queste parole ha concluso il suo intervento il vicesindaco leghista Fabio Rolfi durante la manifestazione di Piazza Loggia di sabato scorso, davanti a circa 200 simpatizzanti, e la questione del centro sociale più famoso di Brescia continua ad occupare ampi spazi nella cronaca cittadina. Tutto è cominciato nel dicembre 2010, quando l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale di Brescia (Aler) ha presentato un’istanza di sfratto per morosità a causa di “un mancato pagamento dell’affitto dell’immobile”. L’Aler gestisce l’immobile per conto del Comune, e il contratto prevedeva un affitto di circa 11mila euro annui, poi commutati nella realizzazione di alcuni lavori di miglioramento dello stabile dal costo che si avvicina ai 30mila euro: la delibera di scomputo però non è mai stata definita con precisione a causa di alcune difficoltà sorte nella progettazione e programmazione dei lavori.

Nel marzo scorso il centro sociale per voce del suo legale aveva praticamente dato il via ai lavori, offrendo anche la propria disponibilità nel pagamento della differenza “tra i canoni non versati e i 30mila euro a scomputo”. Ma a detta dell’Aler la morosità continua, e la direttrice dell’azienda bresciana Lorella Sossi in aprile ha ribadito la sentenza del giudice di fine marzo: l’area sarebbe dovuta essere sgomberata proprio entro oggi, martedì 12 luglio. In realtà al Magazzino 47 è in corso una festa di protesta, ‘Il Pop Club difende il suo spazio.. Difende il Magazzino 47’ e per tre giorni Via Industriale accoglie band bresciane e non, attivisti e simpatizzanti, per “difendere i pochi spazi di libero pensiero e libera parola” rimasti in città. Dal collettivo di gestione del centro sociale infatti fanno sapere che non è ancora stato notificato alcun ordine amministrativo di sfratto e che anzi le trattative per un rinnovo e per una risoluzione consensuale sarebbero già a buon punto.

La situazione è calda ma ancora gestibile. Qualche mese fa il collettivo che fa capo al Magazzino 47 aveva inscenato una protesta occupando la sede dell’Aler di Viale Europa: ora si tratta, e senza fare troppo rumore. Questo giovedì è previsto un nuovo incontro con i rappresentanti della Loggia e l’ipotesi che prende piede sembra quella di un accordo pacifico che non crei troppi problemi. “Sappiamo che in giunta c’è chi non vuole assolutamente la nostra presenza – fanno sapere dal collettivo – ma ci è stato assicurato che non esiste alcuna pregiudiziale politica sull’assegnazione dell’area, solo questioni tecniche”. Facilmente risolvibili.

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