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Brescia: «L'IMU è una tassa equa, noi la paghiamo lo stesso»

Michele e Susanna, giovane coppia residente al Villaggio Violino, hanno deciso di versare al Comune di Brescia la quota di 81 euro della tassa sulla prima casa: "Era l'unico balzello equo deciso dal Governo centrale"

Hanno deciso di pagare l’IMU, anche se la decisione del Governo centrale è stata quella di abolirla e di traslarla in una più generale Service Tax. La curiosa storia di Michele e Susanna, giovane coppia bresciana con residenza al Villaggio Violino, che in questi giorni hanno versato nelle casse comunali la quota di 81 euro per la loro prima (e unica) casa.

E non sarà un episodio isolato, racconta dalla Loggia l’assessore al Bilancio Paolo Panteghini, “siamo sicuri che dopo di loro ci saranno altri che vorranno pagare la tassa”. Una quota non irrisoria ma quasi, Michele e Susanna in casa hanno anche tre figli piccoli, e un gesto che ha molto di simbolico ma che potrebbe farsi addirittura esempio.

“La tassa in questione – ha spiegato Michele ai giornali – giusta o non giusta era comunque una tassa proporzionata. Chi possedeva poco pagava poco, chi possedeva tanto pagava il giusto”. Come già in altri Comuni bresciani una nuova ‘frecciata’ al cambio in corsa dei palazzi romani, da cui spesso arrivano decisioni contrastanti.

“In effetti c’è molta confusione – ammette l’assessore Panteghini – e da Roma non arrivano certo indicazioni precise”.

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