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Cronaca Via Prima Villaggio Badia

Villaggio Badia: raccolta firme contro la nuova strada per Gussago

Residenti inviperiti per un intervento che potrebbe aumentare a dismisura il traffico e lo smog, il comitato di quartiere ha già avviato la raccolta delle firme. Il Comune di Gussago ha già firmato l'accordo, la Loggia quasi

Il Villaggio Badia è in agitazione dopo la conferma di progetto della nuova strada che collegherà la principale arteria del quartiere cittadino ad un nuovo complesso residenziale in procinto di costruzione nell’area della Misa, una piccola estensione del quartiere che dall’alto assomiglia ad un vero e proprio allacciamento al vicino di Comune di Gussago. Comune che a quanto sembra ha già approvato il progetto stradale, concordato almeno su base preliminare con i ‘cugini’ di Brescia.

“Quello che ci preoccupa non sono tanto le automobili – ci racconta un residente incontrato quasi per caso – ma soprattutto i camion, i furgoni e gli automezzi che andranno e verranno dalla zona industriale di Gussago, e che quasi sicuramente cominceranno ad attraversare il nostro quartiere. Un quartiere tranquillo che non vuole altri casini”. Il comitato zonale ha già protestato in passato, quando alla Mesa sembrava già riservato un destino industriale: ora che la destinazione sarà quasi sicuramente commerciale la protesta riprende contro la nuova arteria che si preannuncia ricca di traffico.

Con una raccolta firme che giorno dopo giorno allunga la propria lista di aderenti. Ma il Comune di Gussago ha già fatto approvare la prima bozza dell’accordo con la Loggia, e ha già inserito nel Pgt gli estremi del patto. Un concordato che prevede un investimento per Brescia di oltre due milioni di euro, e che prevede tra l’altro anche il prolungamento del teleriscaldamento e l’effettiva realizzazione del parco fluviale che circonda il torrente La Canale.

La scorsa settimana una prima reazione politica, con le parole dell’esponente del Pd Emilio Del Bono. “La Giunta vuole pagare opere che avvantaggiano un altro Comune, una cosa che non ha alcun senso – ha dichiarato al Giornale di Brescia – Soprattutto in un periodo di difficoltà di bilancio”. Al momento non c’è stata ancora l’approvazione definitiva, i soldi in effetti non ci sono: ma a tutto c’è rimedio nella Repubblica del mattone.

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