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Cronaca Verolanuova

Ancora falsi allarmi al 118, anche per bimbi con malori a scuola

Interventi nelle case e a scuola

Probabilmente uno stupido scherzo, anzi una serie di stupidi scherzi: che mette in allarme volontari e soccorritori e fa preoccupare tutto il paese. Sono riprese a Verolanuova le telefonate per false richieste di aiuto che già un mese fa, purtroppo, avevano fatto notizia. Ai primi di maggio erano state segnalate queste “telefonate seriali” da cui arrivavano numerosi falsi Sos, con i mezzi di soccorso inviati in diverse abitazioni private, ma pure alle scuole elementari del paese.

Interventi anche a scuola

Adesso si ricomincia, dopo uno stop di poche settimane. Le telefonate sono dirette alla centrale operativa, che a sua volta avvisa i soccorsi in loco: in questo caso a intervenire è il Gruppo Verolese Volontari del Soccorso (Gvvs), appunto operativo in paese e nei dintorni. Le false richieste di aiuto li avrebbero dirottati, come detto, non solo in case private ma anche alle scuole elementari, per due volte e sempre per falsi allarmi, per bambini che si sarebbero sentiti male (e poi ovviamente non era così).

Il reato di procurato allarme

“Anche capendo che probabilmente si tratta di uno scherzo – ha spiegato il presidente del Gvvs, Bruno Cocchetti, al Giornale di Brescia – ma considerato che la chiamata arriva dalla sala operativa, abbiamo l'obbligo di intervenire e verificare che effettivamente nessuno abbia bisogno, altrimenti commetteremmo una omissione di soccorso”. Sugli scherzi telefonici, comunque, stanno già indagando i carabinieri di Verolanuova: tra le ipotesi di reato anche il procurato allarme (per cui si rischia una condanna fino a 6 mesi). 

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