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Tavolini e bottiglie sulla vetrata del ristorante: nei guai 5 ragazzini

Notte di follia, le prime denunce dei carabinieri

Notte di follia al Mian Pizza Kebab di Boario, identificati i primi responsabili: si tratta di cinque giovanissimi, tre di loro ancora minorenni (15 e 16 anni) e gli altri due appena maggiorenni; quattro risultano residenti a Darfo mentre l'ultimo vive con la famiglia a Costa Volpino. Sarebbero loro i protagonisti delle scene vergognose di sabato scorso, con lancio di bottiglie, sedie e cestini contro la vetrina del locale.

Denunciati per danneggiamento

Sono stati intercettati dai carabinieri non solo grazie alle testimonianze di chi ha assistito alla scena – hanno agito a volto scoperto – ma anche per via del video che gli stessi ragazzi hanno pubblicato sui social, dove tra risatine e grida si osserva da vicino quanto successo nel fine settimane. Sono stati tutti denunciati per danneggiamento aggravato in concorso, e non si esclude un ulteriore provvedimento di natura amministrativa come il “daspo willy”, che prevede il divieto di accesso agli esercizi pubblici.

Cosa è successo sabato sera

I ragazzi sono stati convocati in caserma e sono comparsi davanti ai carabinieri in compagnia dei genitori. Dalla ricostruzione della vicenda sarebbe stata smentita l'ipotesi che gli atti vandalici si siano scatenati a seguito della richiesta di esibire il Green Pass da parte del titolare del kebab. In realtà, riferiscono i militari, uno dei minori (in stato di alterazione) era entrato all'interno dell'attività commerciale ed era stato, a causa del suo comportamento poco rispettoso, invitato ad uscire.

Le indagini dei carabinieri

Lui in effetti si è allontanato, ma è tornato poco dopo insieme al gruppo di amici: è a quel punto che è iniziato i lancio di sedie, tavolini e bottiglie contro la vetrata dell'esercizio commerciale. La folle “ripicca” per la ramanzina subita sarebbe stata confermata anche dai diretti interessati. Nel frattempo le indagini proseguono: i carabinieri stanno completando l'identificazione di altri giovani, molti dei quali minorenni, valutando eventuali responsabilità o complicità di rilevanza penale.

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