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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza siccità: in Valtellina A2A rilascia 12 milioni di metri cubi d'acqua

Per far fronte all'elmergenza siccità, A2A ha fatto sapere di aver rilasciato, da luglio, 12 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto alle affluenze naturali. La decisione è stata presa d'intesa con l'Aipo, l'autorità di bacino del Po

Dai bacini idroelettrici di A2A in Valtellina, a partire dalla scorso luglio, sono stati rilasciati 12 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto alle affluenze naturali per far fronte all'emergenza idrica che ha colpito l'Italia e la provincia di Brescia.

La società lo ha spiegato in un comunicato sottolineando che la decisione è stata presa durante le riunioni di concertazione dell'Aipo, l'autorità di bacino del Po.
Oltre 2 milioni di metri cubi in più rispetto all'acqua ricevuta sono stati rilasciati dai bacini idroelettrici (Spluga e Truzzo) gestiti da Edipower (controllata di A2A), a partire dal 16 di agosto.

"Circa la metà dell'acqua presente nei bacini stagionali di A2A - prosegue il comunicato - proviene dal fiume Spoel, opportunamente dirottata dalla Svizzera in Italia".

Lago d'Idro, il Chiese in secca - © Bresciatoday.it


A2A fa inoltre notare che le dighe di alta montagna di cui è proprietaria sono molto utili per trattenere le acque provenienti dalle piogge e dallo scioglimento primaverile dei ghiacciai, che normalmente in questo periodo non riescono ad essere trattenute dai laghi prealpini, e che vengono rilasciate per produrre energia elettrica e per irrigare i campi della pianura padana durante il periodo tardo estivo, "le stesse acque sarebbero già andate disperse in mare senza la possibilità di essere utilizzate se non ci fossero state le dighe".
 

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