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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Angolo Terme

Vale e Fabry, un dramma che toglie il fiato: "Voglio aspettare mamma e papà"

Lanciata una raccolta fondi per la piccola Martina, rimasta orfana domenica mattina sul Passo della Presolana, tra Angolo Terme e Castione

In meno di 24 ore sono già stati raccolti più di 56mila euro: a tanto ammonta la generosità di amici e conoscenti (e non solo) di Valeria Coletta e Fabrizio Marchi, morti in un tragico incidente domenica mattina al Passo della Presolana, al confine tra Angolo Terme e Castione. Sono precipitati nel vuoto per centinaia di metri sotto gli occhi attoniti della loro bambina, Martina, di appena 5 anni, e di una coppia di amici.

Una raccolta fondi per Vale e Fabry

Su Gofundme.com è stata lanciata una raccolta fondi, si legge, “per continuare a perseguire la missione di vita di Fabry e Vale, e regalare a Martina un futuro felice esattamente come i due genitori avrebbero voluto fosse: tutto il ricavato verrà devoluto alla famiglia e utilizzato per sostenere la figlia della coppia nel suo percorso di vita. Servirà per aiutarla ad avere il miglior supporto per affrontare questa situazione e un futuro migliore”.

La tragedia al "Salto degli Sposi"

E' lei la bimba che ha dovuto assistere inerme alla morte dei suoi genitori. La stavano trascinando con un bob, lungo una strada sterrata molto frequentata anche d'estate: il destino crudele ha voluto che, una volta raggiunto il “Salto degli Sposi” (così chiamato per via di una tragedia passata) mamma Valeria, 35 anni, abbia messo il piede in fallo e sia precipitata di sotto. In quegli attimi concitati, il marito Fabrizio, 40 anni, ha provato a salvarle la vita ma è stato trascinato nel vuoto.

Recuperati dopo ore, senza vita

Così sono morti entrambi. Gli amici che erano con loro hanno chiamato il 112, ma purtroppo non c'è stato niente da fare. I corpi senza vita dei due coniugi sono stati recuperati intorno alle 17: nessuna autopsia e nessuna indagine, sono già a disposizione dei familiari per organizzare i funerali. Abitavano a Milano, ma conoscevano bene le montagne bresciane e bergamasche. Erano già stati in zona, il novembre scorso. Sabato si erano fermati una notte in Val Seriana, poi la domenica di buon'ora si erano messi in cammino.

La testimonianza dei soccorritori

All'arrivo dei soccorsi la toccante testimonianza di Gianluca Dovina, volontario del Soccorso alpino della V Delegazione bresciana, riportata da vari quotidiani locali: "Eravamo in tre, abbiamo raggiunto la bambina e la coppia di amici: i due tecnici si sono calati nel dirupo, mentre io sono rimasto vicino alla bambina e agli amici della famiglia. Non si rendevano conto della gravità di quanto era appena successo. Avevo il compito di portarli via da lì, ma non volevano: la bambina mi diceva che voleva aspettare la mamma e il papà, io le ho detto che dovevamo andarcene perché faceva freddo. Ho dovuto chiedere aiuto, perché la situazione era troppo pesante, da solo non riuscivo a parlare alla piccola". 

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