Si dà malata sul lavoro per mesi, ma si allena per correre 50 km in alta montagna
Nel corso delle indagini è stato accertato che, durante il periodo di malattia e negli orari in cui aveva l’obbligo di reperibilità, anzichè riposare e curarsi la 30enne compiva regolari allenamenti in vari percorsi montani della provincia, arrivando ad alloggiare, in occasione della gara, presso un albergo a quasi 150 km di distanza da casa, pubblicando persino su Facebook le foto delle sue 'imprese'. Nei tre mesi successivi all’intervento, inoltre, aveva già partecipato come atleta agonista ad altre 4 analoghe competizioni.
Con artifizi e raggiri, era riuscita inoltre a farsi rilasciare dai medici certificati finalizzati all’astensione dal lavoro, inducendo in errore sulla effettiva sussistenza della malattia sia gli stessi medici sia il proprio datore di lavoro e l’INPS, procurandosi così un ingiusto profitto.
Deferita all’autorità giudiziaria, le è stato quindi notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari. E' ora accusata del reato di “truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico dello Stato”.