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Cronaca Desenzano del Garda

Giornalista, scrittore e artista: è morto Tullio Ferro 

Si è spento nei giorni scorsi all’età di 93 anni.

"Caro papà da lassù continuerai a difendere il tuo amato Garda assieme alla tua adorata Anna. Buon viaggio". Con queste struggenti parole la figlia di Tullio Ferro ha annunciato su Facebook la scomparsa del padre. Figura poliedrica, per molti anni aveva raccontato il lago di Garda sulle pagine dei quotidiani locali, come nei libri, sulle tele e nelle statue da lui realizzate. Si è spento nei giorni scorsi, all’età di 93 anni.

Giornalista, scrittore e artista: polesano di origine, si era trasferito sul Lago di Garda nel 1960 per raccontarne ogni sfumatura, diventando la voce del Benaco. Pittore e poi anche scultore, le sue mostre personali sono state allestite in Italia e all’estero. 

"Attento cronista prima, critico e saggista poi, poeta, pittore e scultore per passione e sensibilità, Tullio Ferro rappresenta il cantore della storia e della cultura gardesana di questi ultimi cinquant’anni, durante i quali non ha mai fatto mancare consigli e ammonimenti per un lago migliore, a misura d’uomo, ancorato alle tradizioni e, nel contempo, proiettato verso il futuro. La Comunità del Garda e, pensiamo, l’intero popolo gardesano, costituito da ospiti e residenti, gli devono molto”, si legge sulle pagine social dell’ente guidato da Mariastella Gelmini di cui Ferro è stato responsabile dell’ufficio stampa dalla fine degli anni ’70 e fino ai primi anni ’90 del secolo scorso.

Professionista e artista ineccepibile

Non solo ha divulgato i grandi progetti del territorio “ma, soprattutto, si è reso artefice, con l’aiuto della moglie Anna, di un’iniziativa editoriale unica e significativa: i personaggi, Premi Nobel compresi, che hanno avuto, per diversi motivi, relazioni importanti con il territorio gardesano e da esso hanno tratto ispirazione per le loro opere - si legge ancora nel messaggio diffuso dall’associazione - Con la scultura Nume Benàco Tullio Ferro infine ha ben rappresentato tutti questi ideali, così che la Comunità del Garda dal 2018 l’ha adottata quale simbologia dell’intero Lago di Garda, al di là di ogni confine. Ci facciamo, pertanto, interpreti del pensiero delle istituzioni e popolazioni gardesane per rivolgere all’amico Tullio gratitudine e riconoscenza."

“Professionista e artista ineccepibile, ha saputo raccontare le parti più belle di Desenzano e del Garda, che tanto amava. Una memoria storica e un patrimonio umano del nostro territorio che mancherà tanto a tutta la cittadinanza”, si legge ancora sui social. L’ultimo saluto sarà celebrato alle 15 di  domani, sabato 26 novembre, nella chiesa di san Michele Arcangelo di Rivoltella. 


 

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