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Cronaca

All'esame della patente con la telecamera: 3 denunce

Microcamera posizionata tra due mascherine, oppure alla gomitiera, oppure sul petto: ogni settimana si scoprono nuovi tentativi di truffa

Armati di congegni elettronici, affrontano l'esame teorico per la patente di guida ammettendo implicitamente di non essere in grado di superarlo con mezzi leciti. Ogni anno la Polizia di Stato denuncia svariate decine di persone che tentano di truffare la motorizzazione civile, una pratica che continua anche durante l'emergenza-covid, con nuovi e ingegnosi stratagemmi, puntualmente scoperti. 

L'ultima settimana si è chiusa con tre denunce a carico di due donne ed un uomo extracomunitari. Accanto al "solito" utilizzo di smartwath e microcamere posizionate sul petto, sotto i vestiti (pratica contrastata con l'obbligo di indossare le pettorine fornite dalla motorizzazione prima dell'esame), negli ultimi tempi sono stati sorpresi candidati che avevano messo una microcamera tra due mascherine incollate tra loro, oppure fissata su una gomitiera. All'esterno della struttura, i complici erano pronti a suggerire le risposte esatte, per consentire al candidato - spesso con una scarsa alfabetizzazione, o non in grado di parlare la nostra lingua - di superare lo scoglio dell'esame teorico. 

Le truffe di questo tipo fruttano alle organizzazioni criminali dai 500 ai 5mila euro (per le patenti di guida di mezzi speciali) ognuna. Nel corso del 2019 sono state 46 le denunce a carico di truffatori, dall'inizio del 2020 siamo a 31, 30 a carico di cittadini extracomunitari ed una a carico di un ragazzo italiano. 

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