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Cronaca Desenzano del Garda

Maxi truffa: ordinano merce per 1,5 milioni di euro, poi spariscono senza pagare

Tre persone nei guai, operanti a Desenzano e Cellatica

Nuovi arresti nell'ambito dell'indagine "Zona rossa" delle Fiamme Gialle di Padova e Este, che nel settembre 2021, smascherò una truffa da 4 milioni di euro in cui erano coinvolte 12 persone.

Lunedì, i finanzieri hanno dato esecuzione a un'ulteriore ordinanza restrittiva a scapito di tre malviventi, accusati di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

La base operativa si trovava a Desenzano del Garda, mentre a Cellatica è stato localizzato uno dei depositi della banda. Stando a quanto ricostruito dai militari, i tre avrebbero messo a segno truffe per un totale di 1,5 milioni di euro, ai danni di 64 operatori economici situati in Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto.

La banda avrebbe costituito false società per comprare importanti quantitativi di merce da fornitori di tutta Italia. Con la scusa delle "zone rosse" del 2020 per arginare la pandemia di coronavirus (siamo nel periodo febbraio-maggio), avrebbero fatto sparire la merce per poi rivenderla sul mercato nero, senza mai pagare i fornitori.

Agi arresti domiciliari è ora finito un padovano responsabile di un centro di elaborazione dati, mentre per due "buyer" – uno padovano e l'altro di Catania – è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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