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Cronaca

Trenord: "Servizio inaccettabile, premi a chi arriva in orario"

Grandi annunci da parte di Cinzia Farisè, neoamministratore delegato di Trenord: una campagna a tutto campo per risolvere i problemi di treni e carrozze, sporcizia e ritardi. Nel 2014 quasi il 30% dei treni in ritardo di oltre cinque minuti

Incredibile ma vero. La dirigenza di Trenord ha deciso di scusarsi con i suoi ‘clienti’ più esasperati, i pendolari che ogni giorno sulle tratte lombarde sono stipati come sardine, in vagoni sempre pieni, sporchi, aspettando treni che fanno del ritardo il loro pane quotidiano. “Il servizio fornito fino ad oggi è semplicemente inaccettabile – ha confessato l’amministratore delegato Cinzia Farisè – A volte sembra di stare in India”.

Da qui la scelta di farsi perdonare, con un progetto già denominato “missione”, e già soprannominato da “codice rosso”. Cinque sono le linee più a rischio: la Bergamo-Milano, la Novara-Milano-Treviglio, la Domodossola-Milano, la Verona-Brescia-Milano e la Mantova-Milano.

Tante le questioni sul tavolo della contestazione. I treni in orario, ad esempio. Nel 2014 quasi il 30% dei convogli regionali è arrivato in stazione con un ritardo superiore ai cinque minuti. Per raggiungere l’obiettivo dichiarato del 90%, entro il 2018, arriveranno gli equipaggi ‘Top Gun’.

Equipaggi che si impegneranno a garantire le “migliori performance di puntualità”. E a cui verrà riconosciuto un premio mensile e poi annuale in base ai risultati. Altro tema, la pulizia delle carrozze. Un problema che esiste, ammette Farisè, “ma non va dimenticato che Trenord ogni anno spende 10 milioni di euro solo per il vandalismo e la microcriminalità”. Il video che in questi giorni impazza nella rete purtroppo è l’ennesima amara conferma.

Anche per questo in campo con l’operazione ‘Pit Stop’, altro premio (mensile ed annuale) riservato ai migliori reparti di manutenzione dei treni. Tra le (tante) promesse anche una “cassetta delle idee” in continuo aggiornamento, su cui lavorare per il miglioramento costante del servizio. Oltre ad una “campagna formativa” che coinvolgerà ben 3200 dipendenti, su un totale di oltre 4000.

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