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Cronaca

I nuovi treni? Sono già fermi in officina per problemi di funzionamento

Sulla linea brescia-Parma sono tornati i vecchi treni a motore diesel

«Il nuovo treno "Colleoni" entrato in esercizio sulla Brescia-Parma il 12 settembre scorso – annunciato in pompa magna dall’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi a ridosso dalle elezioni – è già fermo in officina a Cremona». A dirlo, in una nota, è Dario Balotta di Europa Verde, che denuncia i problemi di quello che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello di Trenord.

«Il convoglio, che costa 7 milioni di euro, prodotto dal costruttore di treni svizzero Stadler – commenta Balotta – avrebbe il software di bordo che presenta seri problemi di funzionamento, il che provocherebbe un aumento dei tempi di percorrenza, già lunghissimi. Non solo, salterebbe anche la programmata gestione del treno con un un solo macchinista a bordo».

Prosegue Balotta, da sempre attento alle questioni legate al trasporto pubblico: «I nuovi convogli avrebbero dovuto percorrere con 6 corse al giorno una linea disastrata e attualmente gestita con treni di 50 anni fa. Il guasto dimostra che la fretta di metterli in circolazione prima delle elezioni ha impedito di testarli a dovere e di diagnosticare eventuali anomalie».

Il risultato? «I primi 4 nuovi treni consegnati sono dunque fermi in deposito a Cremona e non si sa quando potranno essere utilizzati. Di conseguenza il piano di rottamazione dei vecchi ALN 668 (attivi da 50 anni, NDR)è stato fermato». Nessun problema invece, per ora, sui "Donizetti", i nuovi convogli sulla linea Milano-Berbamo-Brescia.

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