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Cronaca Desenzano del Garda

Torre di San Martino, continua il folle 'challenge': nuovo salto con la tuta alare

Stavolta il base jumper è stato preso

Un altro volo con le tute alari dalla Torre di San Martino della Battaglia (a Desenzano): a pochi giorni dai tedeschi in fuga, stavolta i carabinieri sono riusciti ad acciuffare (e denunciare) un base jumper polacco che solo poco prima si era gettato dalla cima del monumento (alto più di 64 metri) costruito ad memoriam della sanguinosa battaglia risorgimentale di San Martino e Solferino.

E' successo sabato pomeriggio: anche stavolta gli spericolati erano in due, entrambi polacchi. Già come i loro omologhi, qualche giorno prima, avrebbero varcato la soglia fingendosi semplici visitatori (e pagando il biglietto): una volta dentro, hanno recuperato l'attrezzatura necessaria - un po' negli zaini e un po' "parcheggiata" all'esterno della recinzione del parco - e hanno raggiunto la cima della Torre, appunto per gettarsi con le tute alari.

Il "caso" dei base jumper

Un volo pericolosissimo (e anche per questo vietato) che li ha visti poi atterrare ancora all'interno del parco. Nel frattempo però gli operatori della Torre avevano già allertato i carabinieri: i militari di Desenzano sono riusciti a fermarne uno, l'altro è fuggito, e a denunciarlo per getto pericoloso di cose (in questo caso: lui stesso). Oltre a una sanzione pecuniaria, rischia fino a un mese di carcere.

Il fenomeno delle tute alari è ormai un caso europeo. Gli intrepidi si lanciano da altezze vertiginose e dai tetti dei luoghi cult - in Italia, negli ultimi mesi, anche dal Duomo di Milano e dalla Lanterna di Genova - per riprendere le loro gesta con droni o telecamere gopro, e pubblicare tutto sui social.

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