Tifone Haiyan: la comunità di Brescia piange i suoi morti
La chiesa di San Faustino è il consueto ritrovo degli immigrati filippini di Brescia: ieri pomeriggio l'appello a dare una mano, mentre in tanti hanno acceso un cero, hanno atteso buone notizie dall'incubo del tifone Haiyan
Un tifone irresistibile, e le immagini che si susseguono in tutto il pianeta, per l’ennesima catastrofe sociale forse annunciata e forse no: i dati ‘ufficiali’ parlano di 10mila morti, una macabra conta che potrebbe pure aumentare, oltre a loro anche un milione di sfollati.
TIFONE HAIYAN: FOTO GALLERY
La comunità filippina anche a Brescia si stringe in un abbraccio lontano e virtuale ad amici e parenti che stanno là, nel loro Paese d’origine devastato dal tifone Haiyan. Tanta la paura, e la preoccupazione, non ci sia abitua mai alle tragedie, non ci si dimentica mai della famiglia.
A Brescia sono quasi 1500 gli immigrati d’origine filippina che lavorano e vivono in città: il loro riferimento è da anni la chiesa di San Faustino, dove anche il sagrestano è originario delle isole asiatiche, e si chiama Primo Macapanas.
Proprio lui in corso di messa, ieri pomeriggio, ha lanciato un appello di speranza, chiamando a sé la forza di rinascita, di evangelica memoria. In tanti hanno acceso un cero, ripensando alle famiglie lontane, in tanti hanno passato ore infinite tra telefonate e social network, in attesa di qualche buona notizia.
Dalla chiesetta di San Faustino intanto l’invito a dare una mano, che arriva proprio dalla locale Associazione di Filippini. Un piccolo contributo, per aiutare un popolo intero in quella che sarà una dolorosa ricostruzione.