"Non voglio che nessuno sappia della morte. Lascio tutto a mio figlio"
Il testamento di Oreste Artioli: un foglio di carta nella tasca prima di buttarsi dal sesto piano. La moglie Marisa Gualerzi, a cui aveva tagliato i polsi, è sopravvissuta in ospedale
“Lascio tutto a mio figlio Davide”, avrebbe scritto ancora papà Oreste. Poi nel finale una doppia firma: la sua e quella della moglie, ma senza il cognome. Su quel foglio c'era scritto soltanto “Marisa”.
Sulla dinamica dei fatti non ci sarebbero più dubbi: intorno alle 4.30 di domenica Artioli ha accoltellato la moglie, le ha tagliato le vene con l'intenzione di ucciderla. Poi si è lanciato dal balcone, dal sesto piano: è inevitabilmente morto sul colpo.
La donna invece è sopravvissuta, ricoverata in ospedale in condizioni disperate e salva appena in tempo: dalle ultime indiscrezioni sembra stia meglio. La prognosi è ancora riservata, ma Marisa Gualerzi (casalinga per una vita intera, prima della malattia) non sarebbe più in pericolo.