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Cronaca

Tragedia tra le mura di casa: ragazzo uccide la fidanzata e poi si spara

Due giovani del paese, insieme da sei anni, in crisi. Lui l'ha uccisa, per poi usare la pistola su se stesso, un'arma regolarmente registrata

ALTO GARDA. Erano insieme da sei anni. Una storia lunga, iniziata quando erano poco più che adolescenti. Una storia in crisi, una crisi talmente profonda che anche i genitori, pare, ne sarebbero stati a conoscenza. 

Nessuno però poteva immaginare un finale del genere per Mattia Stanga, 24 anni, dipendente della cartiera di Riva del Garda, ed Albachiara Baroni, di due anni più giovane, cameriera all'Hotel Mirage, sul lago. Due ragazzi di Tenno, piccolo comune trentino sopra Riva del Garda.

Un paese in cui da lunedì pomeriggio regna lo sgomento totale. Erano da poco passate le 13.30 quando i vicini hanno udito gli spari. Immediato l'intervento dei carabinieri e dell'ambulanza, ormai troppo tardi.

I corpi dei due ragazzi sono stati trovati nel bagno al piano superiore. Quello del ragazzo con l'arma ancora in mano. I carabinieri confermano la dinamica dell'omicidio-suicidio, anche se domani verranno svolti ulteriori esami balistici per rendere ancora più chiaro il quadro agli inquirenti.

Il pm Da Vico, della Procura di Rovereto, si è recato sul posto insieme alla scientifica ed ai militari della Compagnia di Riva del Garda. Secondo quanto ricostruito finora il ragazzo, finito il turno notturno alla cartiera di Riva del Garda, dove lavorava come dipendente, avrebbe invitato la ragazza nella casa dei genitori, vuota a quell'ora. Avrebbe fatto fuoco con la pistola, un'arma sportiva, regolarmente registrata a suo nome.

Quattro colpi sparati con la sua Tactical 9x21, un'arma da tiro di fabbricazione cinese. Due colpi finiti contro il muro, il terzo, fatale, ha raggiunto la ragazza. Dopo averla uccisa si tolto è la vita. 

La piccola, e tranquilla, comunità di Tenno è sotto shock. Tutti parlano di una bella coppia, due persone buone, belle, e soprattutto giovani. Gli amici ricordano Mattia come una persona tranquilla, incapace  di un gesto del genere. "Non se la prendeva mai", dicono, e qualcuno parla anche di una convivenza imminente, in settembre: "avevano già trovato una casa dove vivere insieme". Mattia era volontario presso i Vigili del Fuoco del paese. Gli stessi che, chiamati dai carabinieri, hanno sfondato la porta per entrare, quando ormai era troppo tardi.

Fonte: Trentotoday.it

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