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Cronaca Salò

Ragazzi uccisi in barca: le richieste di condanna per i 2 tedeschi

Così la pubblica accusa al processo per la morte di Greta e Umberto

Omicidio colposo, omissione di soccorso e naufragio: sono i reati contestati ai manager tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann che, a bordo di un motoscafo Riva – guidato dal primo ma di proprietà del secondo – la sera del 19 giugno scorso, a largo del golfo di Salò, avrebbero travolto e ucciso Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 36. I due giovani fidanzati erano a bordo di un gozzo di proprietà di Garzarella: per l'accusa il motoscafo dei tedeschi, con i fari accesi nonostante sia vietato con il buio, avrebbero investito la barca a una velocità di circa 20 nodi, poco meno di 40 km orari, quindi quattro volte oltre il limite consentito di 5 nodi.

Le richieste di condanna

Nel frattempo il processo in primo grado si avvicina alla conclusione: la sentenza è attesa già per il prossimo lunedì. La pubblica accusa, nella persona della pm Maria Cristina Bonomo, ha chiesto 6 anni e mezzo di reclusione per Patrick Kassen, che come detto sarebbe stato alla guida del natante, e 4 anni e 2 mesi per Christian Teismann, il proprietario dell'imbarcazione. La difesa ha invece chiesto l'assoluzione, in quanto non sussisterebbero i reati contestati: né il naufragio, né l'omissione di soccorso e nemmeno l'omicidio colposo.

Per l'accusa non ci sarebbero invece dubbi. “Erano entrambi ubriachi – ha ribadito la pm – perché solo la mancanza di lucidità del pilota, Kassen, ha fatto sì che non si accorgesse del gozzo che segnalava la sua presenza nel lago”. E ancora, rivolta a Teismann: “E' stato imprudente ad affidare la potente imbarcazione a un uomo palesemente ubriaco, che ha superato di almeno tre volte il limite di velocità previsto sul Garda nelle ore notturne. E' come se un'auto viaggiasse a 150 km orari su una strada dove il limite è 50”.

La posizione della difesa

Anche queste circostanze sono state però contestate dai legali di Kassen e Teismann. Sull'ubriachezza, in quanto ci sarebbe un test alcolemico effettuato che avrebbe dato prima esito negativo, e poi positivo ma entro i limiti (0,29 grammi per litro di sangue). E sulla velocità, che per la difesa non avrebbe raggiunto nemmeno i 10 nodi, e che la stima dei 20 nodi non troverebbe riscontro in rilevazioni specifiche. Le richieste di condanna, infine, sarebbero state anche influenzate dal “sentimento popolare”, scatenato dai titoli e dalle “sentenze” pubblicate sulla stampa. 

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