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Cronaca

Fratelli morti nel lago, un paese sotto shock: così hanno cercato di salvarli

I funerali di Waqas e Hassan Muhammad saranno celebrati in Pakistan: in tanti hanno cercato di salvarli mentre annegavano

Per primo si è tuffato il fratello, il più grande: ha provato a tenersi aggrappato alle loro mani, senza riuscirci. Poi mentre dalla riva gli lanciavano un salvagente, altre persone si sono tuffate, in rapida sequenza, nel disperato tentativo di salvarli, di recuperare i due fratelli pachistani di Azzano San Paolo che stavano annegando nelle acque del Sebino, a largo della spiaggetta di Tavernola.

I disperati tentativi di salvarli

Purtroppo a nulla sono serviti i tentativi del fratello Awais, 19 anni, né di tutti i bagnanti che si sono gettati in acqua e hanno fatto il possibile per ritrovarli: Waqas e Hassan Muhammad sono stati recuperati meno di mezz'ora più tardi, a circa 15 metri dalla riva e a tre metri di profondità, ancora vivi. Ma in condizioni disperate, appese a un filo: tanto che entrambi si sono spenti in ospedale, il più giovane – Waqas, 16 anni – in serata e il più grande – Hassan, 17 anni – la mattina successiva.

Erano al lago insieme ai genitori, al fratello più grande e alla sorellina. Per passare una giornata insieme, per festeggiare il ritorno a casa di Hassan, dopo che per tanti mesi era stato in Pakistan, per lavorare e studiare. E' stato il giovane Hassan il primo ad essere tradito dalle acque del lago.

Il fratello aggrappato alle loro mani

Si è tuffato e non è più riemerso: non sapeva nuotare e deve aver preso una buca. Il fratello Waqas allora si è tuffato, ha cercato di farlo riemergere ma è stato risucchiato anche lui dalle acque. Allora ci ha provato Awais, che ha raccontato di aver sentito le loro mani, di averle prese per un'ultima volta. Prima di perderle per sempre.

Waqas è morto al Civile di Brescia, venerdì sera, trasferito in ospedale in elicottero. Anche Hassan era stato trasportato in ospedale in elicottero, al Giovanni XXIII di Bergamo. Sono stati recuperati entrambi ancora vivi dai Vigili del Fuoco. Ma sono rimasti comunque sott'acqua per 20 minuti. Non ci sarà bisogno dell'autopsia: le salme sono già a disposizione dei familiari. I funerali saranno celebrati in Pakistan.

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