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Cronaca

Staminali, giudice di Piacenza: cure Stamina per due fratellini

I piccoli sono immobilizzati su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia neurodegenerativa

Un altro intervento di un giudice a favore dell'utilizzo del metodo Stamina. Il giudice di Piacenza, Giovanni Picciau, ha accolto il ricorso di urgenza dei genitori di due bambini, di circa 11 anni, residenti a Piacenza, immobilizzati su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia neurodegenerativa.

I due bambini potranno cominciare le infusioni a base di cellule staminali mesenchimali agli Spedali civili di Brescia, nei cui laboratori si utilizzava il protocollo della Stamina Foundation.

Staminali:
ecco cosa prevede il metodo Stamina

Il giudice è partito dall'articolo 32 della Costituzione (il diritto alla salute e il rispetto della dignità umana) per arrivare poi a sostenere che le strutture pubbliche, oltre che la guarigione, devono garantire anche cure che migliorino la qualità di vita. Infine, anche il giudice piacentino, come altri - sono 130 i ricorsi accolti finora in Italia - ha affermato che non è manifestamente infondata la questione di costituzionalità della legge, la 57/13, varata dopo il decreto Balduzzi.

Il ricorso era stato presentato dall'avvocato piacentino Monica Magnelli che fa parte di un pool di legali, circa un centinaio, che operano a titolo gratuito nelle cause per "le cure compassionevoli". I legali si ritrovano e su Facebook e si scambiano opinioni giuridiche sui vari casi.

Stretto i contatto con il comitato dei genitori a favore delle cure compassionevoli. Sulla pagina Fb vengono mostrati video di bambini con gravi patologie che dopo una o due infusioni di staminali mesenchimali cominciano a muovere gli arti.

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