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Cronaca

Reato di stalking condominiale: per la prima volta applicato a Brescia

La misura arriva direttamente dal questore: per la persona interessata potrebbe scattare l’arresto in caso di nuovi episodi di disturbo

La Corte di Cassazione ha esteso l'ambito di applicabilità dell'art. 612-bis (quello dello stalking “tradizionale) al contesto condominiale, e per la prima volta nei giorni scorsi anche a Brescia è scattato l’ammonimento da parte del tribunale. La misura è stata stabilita grazie alle indagini degli investigatori dell’Anticrimine guidati dal funzionario Francesca Picierno, ne dà notizia il quotidiano Bresciaoggi nel numero in edicola stamane. 

Sono sette anni ormai che tra due vicini residenti in villette a schiera situate nella zona sud di Brescia non scorre buon sangue, per usare un eufemismo. Dopo numerose chiamate ai carabinieri e alla polizia locale, e le indagini partite grazie alla precisa documentazione fotografica fornita dalla vittima, allo stalker è giunta l’ammonizione ufficiale, alla quale potrebbe seguire l’arresto in caso di recidiva.   

I fatti contestati riguardano, ad esempio, il deposito di rifiuti ed escrementi nel giardino del vicino, l’uccisione del gatto, il furto della corrispondenza, il parcheggio dell’auto davanti al cancello, il volume altissimo della musica o della televisione, e via dicendo. La vita, in casi analoghi, può davvero diventare impossibile, ma ora grazie a questo efficace strumento si può cercare di tutelare tutti coloro che in via diretta o indiretta subiscono un turbamento alla propria tranquillità domestica.

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