Sequestrato il cantiere dello stadio Euganeo di Padova: nei guai imprenditore bresciano
Provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza, a seguito di un’indagine sull’appalto per il rifacimento della nuova curva sud dello stadio di Padova. Coinvolto un imprenditore bresciano.
Sequestrato il cantiere dello stadio Euganeo a Padova. E' il clamoroso provvedimento chiesto e ottenuto dalla locale Procura della Repubblica, a conclusione di un’indagine sull’appalto indetto dal Comune di Padova per il rifacimento della nuova curva sud dello stadio e la costruzione dei due annessi palazzetti dello sport. Su disposizione del gip del Tribunale, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un’ordinanza che dispone quattro misure interdittive: due prevedono la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di due funzionari comunali per cinque mesi e due impongono il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione per due imprenditori, uno dei quali bresciano, della durata rispettivamente di cinque e tre mesi. Nello stesso tempo, come detto, è stato disposto il sequestro preventivo del cantiere, ancora aperto, relativo all’opera non completata.
L’ordinanza è stata notificata al responsabile unico del procedimento e al direttore dei lavori, in carica all’epoca dei fatti, che, in concorso con i due imprenditori, sono indagati per il reato di subappalto non autorizzato. Come premesso, è stato inoltre imposto il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione nei confronti dell’impresa aggiudicataria dell’appalto (valente quasi 5 milioni di euro). L’amministratore è sotto indagine anche per il reato di turbata libertà degli incanti, insieme al legale rappresentante di un’altra impresa alla quale sono state subappaltate illecitamente delle opere, che – come se non bastasse – è risultata sprovvista dell’attestazione di qualificazione richiesta per l’esecuzione di lavori pubblici di importo pari o superiore ai 150 mila euro.
Cordinate dalla Procura patavina ed eseguite dal Nucleo di polizia economico- finanziaria della Guardia di Finanza di Padova, le indagine hanno consentito di ipotizzare che l’amministratore della società appaltatrice, con sede operativa nella provincia di Viterbo, avrebbe turbato la gara relativa ai lavori di rifacimento della nuova curva dello stadio Euganeo di Padova, rappresentando fraudolentemente una capacità imprenditoriale non corrispondente al vero, soprattutto attraverso la proposta di esecuzione dei lavori in tempi dimezzati rispetto a quelli previsti dal bando. Inoltre, lo stesso soggetto, in concorso con l’imprenditore bresciano destinatario della misura interdittiva, avrebbe posto in essere atti simulati nell’esecuzione dei lavori, con lo scopo – scrivono le Fiamme Gialle – "di celare contratti di subappalto non autorizzati, ricorrendo a subaffidamenti comunque soggetti alla disciplina autorizzativa atteso il superamento dei limiti di legge, avuto riguardo all’importo delle prestazioni affidate e all’incidenza del costo della manodopera e del personale".
Per i due funzionari pubblici, invece, si è ritenuto che il responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori avrebbero agevolato la realizzazione di tali condotte illegali, talvolta con il proprio contributo, non censurando le lacune procedurali contestate e non esercitando, dati i presupposti, la facoltà legislativa di richiedere la risoluzione del contratto.
Fonte: Padovaoggi.it