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Cronaca Urago d'Oglio

Inseguimento e sparatoria in paese, il sindaco tra i testimoni: “Ho temuto per i miei concittadini”

Il racconto del primo cittadino di Urago d’Oglio: tutto è cominciato sotto i suoi occhi.

Prima la rissa, poi l’inseguimento a folle velocità, infine i colpi di pistola. Tra i testimoni degli attimi di terrore che si sono vissuti, nel tardo pomeriggio di giovedì, nel centro di Urago d’Oglio c’è anche Gianluigi Brugali, sindaco della cittadina della Bassa. Ed è stato proprio il primo cittadino a dare l’allarme, per ben due volte.

Stando al suo racconto, tutto sarebbe cominciato in via Roma, con una rissa: “Ero appena uscito dalla biblioteca - spiega Brugali a Bresciatoday.it - quando mi sono imbattuto in una vera e propria rissa: a due metri da me, in mezzo alla strada, una decina persone si stava picchiando ferocemente. Impulsivamente mi sono messo a gridare, per cercare di fermarli. Loro non hanno smesso, anzi, così ho preso il telefono e ho dato l’allarme.”

Poi è scattato l’inseguimento in auto. I protagonisti della rissa  - stando a quanto ricostruito dai carabinieri sarebbero i componenti di due famiglie rivali di etnia rom - sarebbero saliti a bordo di una Bmw, una Mercedes e di una terza macchina non ancora individuata. Tra  sorpassi, manovre azzardate, tentativi di speronamento e vie imboccate contromano si sarebbero tallonati lungo le strade del centro del paese. Durante l'inseguimento sono stati anche esplosi una serie di colpi di pistola, sparati in rapida sequenza.

L'inseguimento e i colpi d'arma da fuoco

“Appena ho chiuso la chiamata con i carabinieri, ho udito diversi colpi d’arma da fuoco - ricorda il sindaco di Urago - provenire da via IV Novembre e via Diaz: a quel punto ho nuovamente telefonato per avvisare che era in corso una sparatoria."

Attimi davvero concitati, in cui il primo cittadino ha temuto il peggio: “C’erano molte persone in giro e ho temuto che qualche concittadino fosse rimasto coinvolto. È andata bene: i carabinieri sono accorsi tempestivamente e nessuno è rimasto ferito. Siamo stati davvero fortunati, anche perché le scuole medie sono vicinissime al punto in cui è avvenuto il folle inseguimento contromano: non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto succedere se l'inseguimento e la sparatoria fossero avvenuti una quindicina di minuti dopo, in concomitanza con l’uscita dei ragazzi da scuola.”

Tre indagati

Tutto è terminato con l’arrivo dei carabinieri di Rudiano e Chiari: due delle auto coinvolte sarebbero finite fuori strada, mentre la terza è in fuga. Una scena mai vista in paese, come nei più violenti film d'azione. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto: non solo interrogatori ma anche raccolta di testimonianze, immagini delle telecamere di videosorveglianza, reperti e altro.

Al momento ci sono solo tre indagati, a piede libero, per tentate lesioni: si tratta della persona che avrebbe sparato e degli altri due uomini che erano in auto con lui. Ma le persone coinvolte sarebbero molte di più: una decina circa. Anche la pistola dalla quale sarebbero partiti i colpi sarebbe già stata trovata e sequestrata.

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