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Una montagna di cocaina ed eroina, boom di decessi: 13 pusher in manette

Retata della Mobile nella zona di via Milano a Brescia

Alle prime ore di oggi, lunedì 14 dicembre, la Squadra Mobile di Brescia ha dato esecuzione a un'ordinanza del gip di Brescia, con cui sono state disposti 11 arresti in carcere, 2 domiciliari e 2 divieti di dimora, nei confronti di 13 tunisini, di un pakistano e di un indiano.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Caty Bressanelli, hanno avuto inizio nell’ottobre 2019, a seguito di un esponenziale aumento di decessi conseguenti all’abuso di sostanze stupefacenti, in particolare eroina.

L'operazione è scattata da una richiesta di intervento arrivata in Questura intorno alle 16.30 del 5 ottobre, avanzata da una donna che aveva segnalato la presenza di due dosi di droga e di un telefono cellulare nei pressi di Via Milano, raccontando che, poco prima, sul posto si era riversata una folla intenta a soccorrere un nordafricano, riverso a terra sanguinante al volto.

L’attività investigativa ha subito permesso di evidenziare che, nella zona, era in atto una fiorente attività di smercio “al minuto” di stupefacenti, in favore di un nutrito gruppo di tossicodipendenti, provenienti anche da altre province. Lo spaccio era stato agevolato dal degrado di alcuni stabili abbandonati, ormai abitudinariamente luogo di riparo di senzatetto, tossicomani e spacciatori al 'lavoro' lontani da occhi indiscreti.

I pusher individuati dalla Mobile vendevano metodicamente eroina e cocaina, la loro unica fonte di sostentamento. L’attività investigativa ha permesso di identificare anche il fornitore di tutti gli spacciatori, un 40enne tunisino con alle spalle numerosi precedenti sempre per droga. Peculiare il linguaggio in codice utilizzato dai pusher: chiamavano i grammi di droga “minuti” ed identificavano il tipo di sostanza con altri nominativi; come la cocaina, che veniva chiamata “latte”. 

Uno degli indagati, temendo di essere espulso dall’Italia e di non riuscire a continuare la sua illegale (ma molto redditizia) attività di spaccio, si era attivato senza riuscirci per ottenere la cittadinanza italiana, chiedendo a una donna di sposarlo in cambio di 6000 euro.

Alla fine, l’attività investigativa ha permesso di contestare 290 cessioni di droga, per un volume di traffico di circa 8.5 kg di eroina, 1 kg di cocaina e 2 kg di hashish.
 

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