Spacciatrice a domicilio, ma ufficialmente disoccupata: tradita dal suo tenore di vita
In meno di due anni i carabinieri hanno calcolato che con il "porta a porta" ha distribuito circa 5.700 dosi di cocaina
Si è attivata con il "porta a porta" ben prima del lockdown, non però per beni di prima necessità bensì per la cocaina. Una professionista dello spaccio è finita nella rete dei carabinieri della stazione di Manerbio, che nei giorni scorsi hanno eseguito un ordine di cattura arrestando una donna classe '67 residente in paese.
L'indagine è partita a fine 2018. Da allora i militari hanno costantemente monitorato le attività della donna, ufficialmente disoccupata ma con un tenore di vita ben al di sopra delle proprie possibilità (ad esempio per le vacanze e gli abiti di lusso). Grazie alle intercettazioni e ai pedinamenti, i carabinieri hanno potuto ricostruire una rete fatta da 34 clienti residenti tra Manerbio e dintorni, clienti abituali della pusher per il rifornimento di cocaina, studenti, operai, muratori e professionisti.
Impressionante la mole di cocaina ceduta dalla donna da fine 2018 ad oggi, circa 5.700 dosi per un totale di circa 2 chilogrammi e mezzo di sostanza, dal valore complessivo di 225mila euro. La spacciatrice si trova ai domiciliari.