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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Sirmione

Ragazzino si toglie la vita in camera, il padre: “Voglio sapere perché l’ha fatto”

Jonathan Furegon si è tolto la vita a soli 18 anni. Una tragedia impossibile da comprendere: studente modello, faceva una vita tranquilla. Il padre: "Soffriva perché non riusciva a stringere rapporti di amicizia con i coetanei"

"Mio figlio era una ragazzo semplice, forse un po' troppo per la media dei ragazzi di oggi: era molto solitario e riservato e faceva fatica a socializzare con i coetanei - ci racconta al telefono Vittorio Furegon –. Ma era anche molto sensibile e sentiva il forte bisogno di instaurare un rapporto di profonda amicizia con qualcuno della sua età: non ci è mai riuscito e soffriva tantissimo per questo.”

Tra le ipotesi prese in considerazione dai genitori, come dagli inquirenti, quella che il 18enne fosse vittima di bullismo. “So che in passato aveva avuto dei problemi e che alcuni compagni lo prendevano in giro – spiega papà Vittorio –, ma dopo l'intervento dei professori le cose parevano essersi risolte. Non serbiamo rancore nei confronti di nessuno, vogliamo solo comprendere cosa abbia spinto nostro figlio a togliersi la vita”.  

I carabinieri di Sirmione e Desenzano hanno passato al setaccio il telefono e il computer del giovane: finora non sarebbero emersi indizi tali da far ritenere che fosse vittima di bullismo. Ad oggi la procura non ha infatti aperto alcun fascicolo per istigazione al suicidio.

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