Operaio precipita e muore in azienda: era il papà di due bambini
Un volo di 8 metri che non gli ha lasciato scampo
E' precipitato dal tetto su cui stava lavorando: un volo di circa 8 metri che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Singh Baljit aveva solo 36 anni: originario del Punjab, India, era in Italia dal 2008. Per lui non c'è stato niente da fare: l'allarme è stato lanciato martedì poco dopo le 8 in Via Mazzini a San Paolo d'Argon, provincia di Bergamo.
Il 36enne, dipendente della Dem Coperture di Brembate Sopra, era impegnato nella rimozione dell'amianto sul tetto della Toora Casting, quando improvvisamente qualcosa è andato storto: secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dai tecnici di Ats, intervenuti per i rilievi, avrebbe poggiato il piede sul lucernario che si è sfondato, facendolo precipitare.
A casa l'aspettavano i figli di 4 e 9 anni
I lavoratori che erano con lui hanno dato subito l'allarme. In pochi minuti sul posto ambulanza e automedica, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Singh Baljit abitava a Presezzo: sposato, era padre di due bambini di 4 e 9 anni, un maschio e una femmina. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria, che a breve comunque dovrebbe dare il nulla osta per la sepoltura.
Come riferisce l'Osservatorio indipendente sui morti sul lavoro di Bologna, dall'inizio dell'anno è la 43ma vittima in tutta la Lombardia, la quinta in provincia di Bergamo (a Brescia sono già 13, prima provincia lombarda). A queste, fa sapere Carlo Soricelli, “occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti infortuni sul lavoro”.