Sfrattato, tenta di lanciare figlio di quattro anni fuori dalla finestra
E' successo giovedì a Poggio Rusco, nel Mantovano. L'uomo, cittadino marocchino, ha regolare permesso di soggiorno e risulta lavorare come operaio; da tre anni non pagava l'affitto dell'abitazione
Per cercare di evitare lo sfratto ha tentato di gettare dal secondo piano il figlio di quattro anni ma è stato bloccato e arrestato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri. È accaduto giovedì mattina a Poggio Rusco, nel Mantovano.
L'ufficiale giudiziario si è presentato, con i militari, a casa di Ahmed Bakloul, 38 anni, marocchino, per eseguire uno sfratto per morosità. Alla vista dei carabinieri l'uomo ha tentato di lanciare dalla finestra della sala da pranzo, da un'altezza di circa sette metri, il figlio di quattro anni.
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"Adesso non mi resta che uccidermi". Queste le parole pronunciate dal marocchino davanti agli agenti poco prima di afferrare il bambino. Ad assistere al gesto c'era anche la moglie incinta. Quando l'ufficiale giudiziario, i militari e l'avvocato del proprietario hanno suonato al campanello dell'appartamento, l'uomo ha aperto tranquillamente.
Ha cominciato ad agitarsi quando l'ufficiale giudiziario ha cominciato a compilare il verbale di sfratto. "Hai la pistola? - ha chiesto a uno dei carabinieri - perché a questo punto non mi resta che uccidermi" e, accecato dall'ira, ha preso in braccio il figlio avvicinandosi alla finestra per lanciarlo nel vuoto.
Uno dei carabinieri è però riuscito ad afferrare il bambino prima che precipitasse, mentre un collega si è scagliato contro l'immigrato che ha reagito con calci e pugni. Nel corso della colluttazione uno dei militari ha riportato lesioni giudicate guaribili in quattro giorni.
