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Cronaca San Felice del Benaco

Uccisa da uno sparo: il fucile era in mano al fratello di Viola

Il colpo non è stato sparato dal padre, come raccontato in un primo momento

Il fucile non era in mano al padre, ma al fratello di Viola. La mattina dopo la tragedia che si è consumata in un complesso residenziale di Portese, frazione di San Felice del Benaco, il Giornale di Brescia rivela che la dinamica dei fatti sarebbe diversa rispetto a quanto emerso il un primo momento. 

La prima ricostruzione, emersa nelle ore immediatamente successive alla tragedia, parlava di un colpo di fucile da caccia partito accidentalmente mentre Roberto Balzaretti, il padre di Viola, stava mostrando l'arma ad alcuni parenti. La dinamica dei fatti però pare essere del tutto differente: ad impugnare l'arma sarebbe stato il fratello minore di Viola, un ragazzo di 12 anni. Il padre l'avrebbe rivelato al pubblico ministero Carlo Milanesi durante l'interrogatorio.  

Roberto Balzaretti, 57 anni, medico, ex assessore di San Felice, non sarebbe perciò più indagato per omicidio colposo, bensì eventualmente solo per violazioni connesse alla mancata custodia di armi. Al momento è in ogni caso confermata l'accidentalità dell'accaduto.  

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