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Cronaca

'Caffè Scorretto': 500mila bottiglie di Sambuca illegale

Più di mezzo milione di bottiglie di Sambuca vendute illegalmente all'estero, per un affare da tre milioni di euro: trenta le aziende coinvolte nell'operazione 'Caffè Scorretto' della Guardia di Finanza. Nei guai anche dei bresciani

Un nome e un programma. Si chiude con migliaia e migliaia di bottiglie sequestrate l’operazione ‘Caffè Scorretto’, condotta dalla Guardia di Finanza di Viareggio in collaborazione con le Procure di Lucca, Pavia, Torino, Venezia e Vicenza. Al lungo elenco non manca poi Brescia, dove vi sarebbero già numerosi denunciati.

Più di mezzo milione di bottiglie di sambuca Molinari esportate illegalmente all’estero, per un danno complessivo alla ditta produttrice anche superiore ai tre milioni di euro. Le indagini sarebbero cominciate proprio a causa di un’anomalia di mercato rilevata dalla Molinari stessa: un incremento del consumo della sua sambuca ‘di riserva’, a tasso alcolico inferiore e a prezzo ridotto, venduta nei mercati europei ed extraeuropei.

A gestire il giro d’affari milionario e illegale un distributore di Pavia, con punti d’appoggio in provincia di Lucca e in varie città d’Italia: sarebbero addirittura una trentina le ditte coinvolte. Una vasta filiera di sambuca di contrabbando: le bottiglie partivano da tutta la penisola, dalla Lombardia alla Sicilia, per soddisfare le richieste di acquirenti stranieri.

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