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Cronaca Salò / Via del Roveto

Scooter in fiamme, poi brucia la palazzina: l'ombra del dolo, 6 famiglie senza una casa

L'intervento dei vigili del fuoco

L’una e venti di sabato notte: un boato squarcia il silenzio e rimbomba sinistro tra gli alloggi della palazzina Gescal di Salò. I residenti si svegliano di soprassalto, arraffano quello che possono e corrono in strada. Poco dopo le fiamme divampano inesorabili e devastano l’intero stabile di edilizia popolare. 

Un vero e proprio disastro, ma senza tragiche conseguenze -per fortuna- quello avvenuto nella notte tra sabato e domenica in via del Rovereto: tutti gli appartamenti della palazzina sono pesantemente danneggiati e, di conseguenza,  inagibili. Sono sei le famiglie rimaste - temporaneamente - senza una casa: alcuni hanno trovato ospitalità da alcuni parenti, altri in alcune strutture ricettive della zona. 

E non si esclude che il rogo abbia origine dolosa. Tutto è cominciato con l’incendio di uno scooter che era parcheggiato davanti alla porta di uno degli appartamenti. “L’incendio di un ciclomotore interessava la tettoia sovrastante e velocemente si propagava al tetto delle abitazioni a schiera attigue”, si legge nella nota diffusa dai Vigili del Fuoco, che hanno impiegato quasi tre ore a domare le fiamme.

A destare sospetti è un precedente di rilievo: lo scooter andato a fuoco apparterrebbe infatti a un uomo, residente nella palazzina popolare, a cui solo pochi giorni fa era stata data alle fiamme l’auto (una Alfa 155) che era parcheggiata davanti allo stabile. Chi indaga non esclude quindi che dietro al rogo ci sia un preciso disegno criminale: un atto intimidatorio o una vendetta nei confronti del proprietario dello scooter e dell’auto.

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