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Bambino rapito dal padre: "È stata la giornata più bella della mia vita"

A processo per il rapimento del figlio

“Volevo solo festeggiare il compleanno con lui. Alla fine è stata la più bella giornata che abbiamo passato insieme. La pistola che avevo con me era senza caricatore: non l’ho usata per minacciare l’assistente sociale, gliel’ho solo fatta vedere. E non l’avrei usata mai”. Sono le parole di M.B., 35 anni, il padre di Roncadelle che il 5 ottobre scorso di fatto rapì il figlioletto di 4 anni nel corso di un incontro protetto, portandolo con sé a casa dove rimase barricato fino alla mattina seguente.

È stato sentito martedì pomeriggio in tribunale a Brescia nel corso del processo che lo vede imputato e per cui, ai primi di luglio, è probabilmente attesa la sentenza. La pubblica accusa ha chiesto nei suoi confronti una condanna di 6 anni e 4 mesi.

"La giornata più bella"

M.B. ha chiesto scusa, ha in parte ammesso le sue responsabilità e come detto ha riferito di averlo fatto solo per passare del tempo con suo figlio. “È stata la giornata più bella della nostra vita”, ha ribadito in aula: sono le stesse parole che aveva riferito anche durante i primi interrogatori. In tribunale è stata ascoltata anche la madre del piccolo. Ora si aspetta solo l’eventuale sentenza.
 

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