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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Rodengo Saiano

Ex sindaco alla sbarra, il pm: "È colpevole di concussione, condannatelo"

L’accusa chiede 4 anni per Giuseppe Andreoli

Continua il processo a carico di Giuseppe Andreoli, l'ex sindaco di Rodengo Saiano finito alla sbarra con l’accusa di concussione. Al centro del dibattimento, le presunte pressioni che avrebbe esercitato nei confronti della proprietà del Franciacorta Outlet Village per il rinnovo dell'accordo sul pagamento del canone d'affitto - fissato in 175mila euro l'anno e a carico della società privata - per la sede della Fondazione Musil. 

I giudici non hanno ancora preso una decisione e nel corso dell’ultima udienza il pm Jacopo Berardi ha chiesto una riqualificazione dell’ipotesi di reato: da concussione a induzione indebita, che prevede una pena di 4 anni.
Andreoli, tramite i suoi legali, si è difeso, ancora. Sul tema si è sempre dichiarato innocente: anche per questo aveva scelto il rito ordinario, a differenza dell’altro imputato - un dirigente comunale - che aveva optato per l’abbreviato

La vicenda si sarebbe scatenata a seguito della volontà della proprietà dell'outlet di non rinnovare l'accordo con il Comune per il pagamento del canone alla Fondazione Musil. Una scelta obbligata, per il Franciacorta Outlet Village, prima che entrasse in vigore il decreto del Governo Monti che di fatto ha liberalizzato l'apertura dei centri commerciali anche le domeniche e nei festivi. Prima di allora, l'apertura nei giorni di festa era possibile solo in caso di vicinanza ad alberghi o musei. Come ad esempio la Fondazione Musil, che gestisce il Museo dell'industria e del lavoro. La società ha pagato l'affitto del Musil dal 2006 al 2016. A detta dell'accusa, Andreoli -  a causa del mancato rinnovo - avrebbe addirittura minacciato la chiusura forzata del cantiere per l'ampliamento del noto villaggio commerciale.

La difesa ha ribadito in aula che l’ex sindaco non avrebbe fatto alcuna pressione e avrebbe agito nell’interesse pubblico e non per ottenere un vantaggio personale, chiedendo l’assoluzione di Andreoli. Gli avvocati hanno anche fatto sapere che il Comune sarebbe stato il primo e l’unico a mandare la disdetta dell’affitto. Ora spetta ai giudici decidere quale delle parti abbia ragione: la sentenza verrà emessa il prossimo 24 novembre.  

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