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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Roccafranca, tentato rapimento della bambina: "Può farlo ancora"

Naina Kachir, 32enne marocchina, deve restare in carcere: "Seppur ipotesi remota, potrebbe farlo ancora". Disposta una perizia psichiatrica

Sono state rese note le motivazioni con cui i giudici hanno deciso di respingere la richiesta di scarcerazione di Naina Kachir, la 32enne marocchina accusata di aver tentato di rapire una bambina di due anni, lo scorso 6 settembre a Roccafranca.

Secondo i giudici, a causa del "complesso quadro psicologico" dell'indagata, non è da escludere che possa reiterare il reato, ovvero cercare di tentare nuovamente una bambina. Un'ipotesi definita comunque "remota". Il Gip ha inoltre disposto una perizia psichiatrica, i cui risultati arriveranno per i primi di novembre. Fino ad allora, Kachir dovrà restare ai domiciliari.

Nelle motivazioni, la ricostruzione di quanto accaduto fa però emergere diverse circostanze non ancora del tutto chiarite, amplificate dalla semioscurità della strada in cui il fatto è avvenuto e dalle difficoltà linguestiche, fino all'apparente assurdità di rapire una bambina in mezzo a decine di genitori, per poi portarla a 100 metri dal luogo incriminato, nell'abitazione dove la 32enne era ospitata dalla cugina.

Proprio a causa di questi elementi, l'avvocato difensore Roberto Felappi parla di un "grossolano equivoco". La versione ufficiale della cugina, anche lei fermata in un primo momento, è che Kachir si sia trovata davanti la piccola: a quel punto, è stata spostata di lato per farla vedere alla mamma, temendo che si fosse smarrita.

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