Dal fondale del porto riemergono le bombe della guerra mondiale
Sono intervenuti gli artificieri del secondo reggimento Genio Guastatori
Gli artificieri dell’esercito e della marina militare hanno neutralizzato gli ordigni di medio calibro, presumibilmente della Seconda guerra mondiale, individuati nei giorni scorsi sul fondale del lago del Garda, nell'area sub del porto di San Nicolò a Riva. Per permettere le operazioni di recupero (a circa 33 metri di profondità), mercoledì 27 aprile il sindaco del paese e il 'collega' di Arco avevano firmato un’ordinanza urgente, che vietava il transito dei pedoni e dei veicoli in una parte del porto.
L’operazione – spiegano i colleghi di Trentotoday – ha visto dapprima i palombari della marina militare recuperare le bombe portandole in superficie. A quel punto, sono intervenuti gli operatori del secondo reggimento Genio Guastatori appartenenti alla brigata alpina Julia, che hanno proceduto al disinnesco.
Per garantire la sicurezza dell’area, interdetta alla cittadinanza, sul posto c’erano anche la polizia di Stato e la guardia costiera. La copertura sanitaria è stata fornita dal corpo militare della Croce Rossa. Gli artificieri hanno colto l’occasione per ricordare a chiunque dovesse rinvenire presunti residuati esplosivi, sia in terra ferma sia nei fondali acquatici, di non toccarli e di segnalarli immediatamente alle forze dell’ordine.