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Cronaca

Battello in fiamme e persone disperse nel lago: maxi salvataggio, ma è una simulazione

La simulazione dei vigili del fuoco in una situazione di rischio estremo

Nel primo pomeriggio di venerdì 5 novembre, si è svolta la simulazione di un'emergenza sulla motonave Brennero di Navigarda, che dal 1957 gestisce il servizio pubblico di linea sul Benaco.  La simulazione ha ricreato un'emergenza durante la navigazione, pur con la motonave attraccata all’ormeggio di punta Lido a Riva del Garda, con una serie di incendi a bordo, simulati con fumo freddo, nei quali vi erano anche alcuni dispersi sia a bordo sia in acqua. 

La simulazione ha visto dapprima l’intervento della squadra d’emergenza interna dell’azienda, presente a bordo per ogni turno di servizio e formata secondo le prescrizioni previste dal Regolamento di Esercizio adottato da Navigarda. Questa ha gestito quindi la prima fase di spegnimento del rogo, l’evacuazione dei passeggeri, circa 20 persone, per il tramite di salvagenti anulari e di tipo "atollo". 

Con l’invio del segnale di “Mayday” da parte della motonave, è arrivato sul posto il personale dei vigili del fuoco che aveva già raccolto le prime informazioni via radio durante il tragitto e ha quindi proceduto alla gestione della fase di emergenza. Ip pompieri hanno portato a termine lo spegnimento degli incendi ed effettuare delle ricerche per arrivare al recupero dei dispersi (sono stati usati dei manichini) nella sala macchine della motonave. 

Un'ulteriore fase è stata quella della ricerca di dispersi in acqua: alcuni passeggeri non rientravano nella conta dei recuperati. I finti dispersi erano tutti sub, del “gruppo sommozzatori Riva del Garda A.s.d.” e del Corpo dei vigili del fuoco volontari di Riva, attrezzati a rimanere in acqua fino al loro recupero. Il salvataggio è stato svolto grazie al supporto dei sommozzatori del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento, coadiuvati dal personale dei vigili del fuoco volontari del corpo di Molina di Ledro, intervenuti con un gommone.

“Ringrazio il Corpo dei vigili del fuoco di Riva del Garda per averci coinvolto in questa iniziativa - commenta Giuseppe Mafale, Direttore di Esercizio Navigarda -. La sicurezza della navigazione rappresenta per noi elemento prioritario per poter offrire un servizio di qualità e siamo orgogliosi di aver avuto occasione di prendere parte all’esercitazione. Il nostro equipaggio, che per la motonave Brennero è composto da 5 operatori, si è adoperato secondo i 'ruoli di sicurezza' previsti dal Regolamento di Esercizio e, seppur in un contesto di simulazione, è riuscito a gestire efficacemente la prima fase di intervento con lo spegnimento dell’incendio, nonché l’evacuazione dei passeggeri, chiedendo poi l’intervento dei Vigili del Fuoco”. 

Simulazioni di questo tipo sono utili e necessarie per testare ed affinare, in momenti in cui non ci sono emergenze, le sinergie tra vigili del fuoco e personale di bordo in uno scenario sostanzialmente ristretto, come quello della motonave, ma potenzialmente molto esteso, quello del fondale del lago, dove ci si troverebbe a operare nel caso di un’improvvisa emergenza. 

Qualche anno prima, a marzo del 2016, proprio un battello della società Navigarda aveva supportato i vigili del fuoco di Riva del Garda nel soccorso al motoscafo “Speedy Gonzale”, traendo in salvo gli occupanti durante l’incendio del vano motori. 

La simulazione si è svolta sotto la supervisione del comandante dei vigili del fuoco di Riva del Garda, Graziano Boroni, del sindaco Cristina Santi, dell’ispettore distrettuale Marco Menegatti, del suo vice Mazzardi e dei vertici di Navigarda, nella persona del Direttore di Esercizio – l’ingegner Mafale – e del "Professional Navigante Fabio" Valentini.

Hanno preso parte alla simulazione i vigili del fuoco volontari di Riva del Garda, competente per territorio, con 25 vigili del fuoco, 2 sommozzatori, un motoscafo dotato di pompa antincendio, un gommone dotato di ecoscandaglio avanzato per la ricerca su fondali, una moto d’acqua dotata di barella galleggiante; sul posto anche i pompieri di Molina di Ledro con 2 vigili del fuoco e un gommone, insieme al nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti di Trento, intervenuti con tre operatori e il “gruppo sommozzatori Riva del Garda”.

Fonte: Trentotoday.it

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