Scandalo corruzione, nei guai commercialista bresciano: chiesto il giudizio immediato
Prosegue la vicenda giudiziaria
Nel febbraio scorso le ordinanze di custodia cautelare, ora la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Brescia: prosegue la vicenda giudiziaria che vede coinvolti il commercialista Mario Rigamonti e i funzionari pubblici Salvatore Basiricò (Agenzia delle Entrate) e Gaetano Vitrano (Inps). Sono accusati, a vario titolo, di corruzione e accesso abusivo a un sistema informatico e telematico.
Le indagini della Guardia di Finanza
Secondo quanto riferito a suo tempo dalla Guardia di Finanza, dalle indagini sarebbero emersi ripetuti scambi di favori indebiti, che consistevano in benefit di varia natura a fronte della commissione di atti contrari ai doveri d'ufficio: tra questi anche i ripetuti accessi abusivi alle banche dati istituzionali e la rivelazione di informazioni attinenti a pendenze tributarie e previdenziali di numerose società.
Il commercialista, scriveva ancora la GdF, in cambio dei favori avrebbe permesso a Vitrano di acquistare una Jeep di fatto senza pagarla, ma solo scambiando la sua vecchia auto, mentre a Basiricò con lo stesso metodo sarebbe stato regalato uno scooter, oltre che promesso un posto di lavoro al figlio. Gli interessati hanno sempre negato ogni addebito.