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Cronaca Concesio

Regali in cambio di favori sugli appalti, dirigente del Comune condannato a 7 anni e 9 mesi

E' definitiva la condanna per Riccardo Gardoni

Una condanna pesante, ora definitiva: 7 anni e 9 mesi per Riccardo Gardoni, l'ex responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Concesio che era stato accusato di corruzione, turbativa d'asta, falso e omissione di atti d'ufficio. Ne dà notizia Bresciaoggi, che scrive della sentenza emessa ora dalla Corte di Cassazione, l'ultimo atto (o quasi) della trafila giudiziaria. Restano infatti in sospeso i beni sequestrati a Gardoni nel corso dell'inchiesta, per un totale di circa 800mila euro. Ovvero del detto sequestro se ne dovrà occupare la Corte di Appello.

La maxi-inchiesta sugli appalti

La maxi-inchiesta sugli appalti risale ormai a tre anni fa. Proprio nella primavera del 2019 Gardoni era stato arrestato, ai domiciliari, nell'ambito dell'indagine che aveva coinvolto in tutto 25 persone. Si sarebbe trattato, per gli inquirenti, di un vero e proprio “sistema” che avrebbe coinvolto non solo tecnici e professionisti, ma pure diversi imprenditori della zona, del settore dell'edilizia e affini.

Nelle carte delle indagini non mancarono approfondimenti sui presunti “regali” che gli imprenditori avrebbero dovuto corrispondere all'ex responsabile dell'Ufficio tecnico, in cambio appunto di “favori” sugli appalti: stecche di sigarette, pieni di benzina, un cambio gomme completo, pure un iPhone nuovo di zecca solo per citarne alcuni.    

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