Truffa sul web, svuotavano i conti correnti delle vittime: due fratelli nei guai
Intercettati dai carabinieri dopo varie truffe
Rispondevano ad inserzioni online e fingendosi interessati all'acquisto svuotano i conti correnti dei malcapitati inserzionisti proponendo loro pagamenti immediati attraverso postazioni ATM. Grazie a una complessa attività investigativa avviata, a fine ottobre, a seguito della denuncia dell’ennesima vittima che, attraverso artifizi e raggiri, era stata indotta ad effettuare 2 ricariche per un importo complessivo di circa 270 euro, credendo che in tal modo avrebbe ricevuto il pagamento per la vendita di 4 pneumatici da neve, per cui aveva pubblicato un annuncio sul web.
I carabinieri di San Polo d’Enza, Reggio Emilia, lo scorso mese di novembre avevano arrestato nel bresciano due fratelli di 26 e 20 anni residenti a Rezzato finiti in manette con l’accusa di concorso nel reato continuato di utilizzo indebito di carte di credito. Ora la posizione dei due fratelli bresciano si è aggravata.
Truffe per migliaia di euro
Nel proseguo degli sviluppi investigativi, infatti, i carabinieri hanno accertato come i due fratelli, servendosi di 6 carte postepay intestate a terzi, compivano molteplici operazioni di prelievo e ricarica verso altre carte volte ad ostacolare la provenienza delittuosa della somma complessiva di circa 4.000 euro provento di due truffe consumati ai danni di una 47enne bolognese e una 23enne bresciana, vittime anche loro della cosiddetta "truffa al contrario" che le ha viste, anziché ricevere i soldi per vendite da loro fate online, ritrovarsi il conto svuotato.
Beccati mentre prelevavano
I militari erano giunti ai due fratelli grazie anche al supporto dell’Ufficio Antiriciclaggio di Poste Italiane, attraverso l’individuazione degli ATM degli Uffici Postali maggiormente utilizzati per le operazioni di riscossione dei proventi delittuosi. Circostanza che ha visto i carabinieri attuare, in trasferta, un mirato servizio in borghese nel corso del quale, sorprendevano, in flagranza di reato, i due fratelli bresciani che, presso un ATM postale di un comune della provincia di Brescia, effettuavano prelievi per un importo totale di 2.240 euro, provento di un’altra truffa ai danni dell’ennesima ignara vittima che aveva ricaricato inconsapevolmente le carte elettroniche in uso ai truffatori ritenendo invece di incassare i soldi di quanto aveva venduto online.
Nel corso dell'attività sono state poste sotto sequestro le carte PostePay rinvenute nella disponibilità degli indagati: a seguito di ulteriori accertamenti risulta che sarebbero state utilizzate anche per riciclare i proventi delle truffe (da qui la denuncia anche per reato di riciclaggio).