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Cronaca Via Emilio Morosini

Caffaro, il NO del Movimento 5 Stelle alla mozione Rolfi: «Propaganda per le comunali»

I 5 Stelle sono stati gli unici in Regione a votare contro la mozione della Lega, dopo che il Consiglio aveva bocciato la loro proposta: "Quella approvata è molto meno impegnativa"

Ieri il Consiglio Regionale ha approvato la mozione presentata dal leghista Fabio Rolfi, in cui viene chiesto di attivare il “Comitato di indirizzo e controllo” e di ridefinire i perimetri delle aree inquinate e la competenza dei soggetti istituzionali coinvolti nella bonifica.

La mozione è stata approvata all'unanimità, con il solo voto contrario dei grillini, a seguito della bocciatura della loro proposta - con 27 voti favorevoli e 44 contrari - che chiedeva l’adozione "immediata ed urgente" di provvedimenti da parte della Regione, a loro detta "dai contenuti molto più impegnativi" rispetto a quella leghista.

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Nello specifico, nella mozione del M5S veniva richiesto alla Regione non solo di impegnarsi per sbloccare una volta per tutte la situazione della bonifica Caffaro, ma, superando le inadempienze del Ministero dell’Ambiente competente rispetto al SIN, di progettare nel più breve tempo possibile un piano di bonifica (con relativo piano di finanziamento regionale, nazionale ed europeo) dell’intero territorio contaminato, "per porre fine al balletto di responsabilità fra Comune, Regione e Stato che da 12 anni sta bloccando ogni tentativo di messa in sicurezza". I 5 Stelle chiedevano inoltre studi epidemiologici sul sangue e sul latte materno della popolazione coinvolta.

Per gli esponenti bresciani del movimento, il loro voto contrario è dovuto al fatto che il consiglio Regionale ha preferito approvare una mozione con le “blande” richieste avanzate dalla Lega, "in cui ci si limita a invitare la Giunta a sollecitare il Governo per lo stanziamento di ulteriori fondi  prima mai richiesti, ad attivare il comitato di indirizzo e controllo di cui all’accordo di Programma del settembre 2009”, che giace sulla carta da quasi 4 anni "ed è palesemente inadeguato rispetto alla vastità del problema".

"Le mozioni non sono confluite in un’unica - commentano dalla sede di Brescia - perché la Lega era contraria al dirottamento, verso la bonifica dei siti, dei fondi per le grandi opere in progetto in Lombardia e perché non abbiamo voluto renderci complice di una mera azione di propaganda politica in vista delle elezioni amministrative di fine maggio in città. Sono solo strategie pre elettorali tipiche dei partiti".

Le aree inquinate dalla Caffaro


veleni & pcb, manifestazione in loggia © pizzocolo/bresciatoday

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