Intasca 7mila euro di reddito di cittadinanza, ma è in carcere per spaccio
L'uomo avrebbe indebitamente intascato ben 7mila euro. Oltre a lui sono indagati la moglie e l'impiegata del Caf, che ha inoltrato la pratica per la richiesta del sussidio
Chiuso in carcere, a scontare una condanna per spaccio di droga, percepiva il reddito di cittadinanza. Un sussidio che l'uomo, un 55enne marocchino, ha ottenuto senza averne diritto.
Oltre a lui nei guai sono finite la moglie, che si era occupata della richiesta, e l'impiegata del Caf di Leno che avrebbe fatto andare a buon fine la pratica. Si tratta di una 32enne di Manerbio: senza avvisare i suoi responsabili, avrebbe espletato tutto l'inter per l'ottenimento del sussidio statale.
La giovane, così come marito e moglie, è già stata ascoltata dal magistrato titolare dell'inchiesta e successivamente iscritta nel registro negli indagati insieme alla coppia.
In tutto il 55enne ha indebitamente percepito 7000 euro: denaro a cui in teoria non aveva diritto perché si trova in carcere, dove oltretutto esegue dei lavoretti saltuari ricevendo quindi dei compensi. L'indagine dei carabinieri di Leno è scattata dai controlli di routine effettuati su tutti coloro che richiedono il sussidio.