rotate-mobile
Cronaca Iseo

Le botte, l'alcol, i figli: la vita impossibile di una coppia disperata

La tragedia di Provaglio d'Iseo: Simona Simonini forse uccisa a calci e pugni. Il compagno dice di non ricordarsi nulla. Una relazione fatta di litigi e sofferenza

Sposata e separata, un bimbo di 10 anni dal primo matrimonio, affidato ai nonni. Da 6 anni stava con Elio Cadei, l'uomo accusato di averla uccisa. Anni fatti di liti e scenate, che hanno scosso non poco la tranquillità della frazione di Zurane, Provaglio d'Iseo. Ora resta solo l'autopsia, per sciogliere ogni dubbio.

Simona Simonini aveva 42 anni, era disoccupata e come lei il compagno, il 46enne Elio Cadei. Lui per primo ha avvisato i Carabinieri, chiamando direttamente in caserma: “La mia compagna è morta, non respira più”. Ai militari – è ancora trattenuto in stato di fermo, in carcere – ha raccontato poi di non ricordarsi nulla dell'altra sera.

Ha raccontato di un 'festino' a base di alcolici, psicofarmaci e sedativi. Al momento non si esclude nemmeno che sia stato quel micidiale cocktail a dare il 'colpo' finale Simona. Sul corpo non ha segni di tagli o ferite: potrebbe essere stata uccisa a botte, massacrata a calci e pugni.

Una vita di coppia tormentata, i problemi cominciano da lontano. Droga, alcol, pastiglie: e poi il lavoro che non si trova, la vita a casa che si fa sempre difficile. Fatta anche di aggressioni, che spesso Simona faceva passare come incidenti.

Tanti gli episodi: l'ultimo lo scorso anno, quando fu Simona a ferire il compagno cercando di difendersi con un paio di forbici. Lui in passato era stato accusato più volte, pare anche di violenza sessuale. Simona era stata anche in comunità, per disintossicarsi. Martedì pomeriggio l'autopsia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le botte, l'alcol, i figli: la vita impossibile di una coppia disperata

BresciaToday è in caricamento