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Cronaca Gambara

Omicidio Marilia, Grigoletto a processo: “L’ho strangolata”

Il processo a Claudio Grigoletto, l'imprenditore di Gambara che la scorsa estate uccise l'amante 28enne rimasta incinta, Marilia Rodrigues. Tra lacrime e telecamere, la sua confessione

Fotografi e telecamere, come un processo “all’americana”. Sotto i riflettori il bresciano Claudio Grigoletto, colui che il 29 agosto scorso uccise la bella Marilia Rodrigues Silva Martins, la 28enne con cui da tempo viveva una relazione clandestina, la 28enne che in grembo già portava suo figlio.

Forse anche questo, tra i motivi scatenanti della furia omicida dell’imprenditore di Gambara, che uccise Marilia proprio nel suo ufficio, inscenando poi un suicidio. Ieri Grigoletto è scoppiato in lacrime, ha risposto a tutte le domande dell’interrogatorio, ha ripercorso la storia con Marilia, dall’inizio alla fine.

Da quando si conobbero in Brasile, la storia d’amore vera e propria, le promesse di Grigoletto: “Stai tranquilla, un giorno lascerò mia moglie”. La goccia che fa traboccare il vaso, il litigio sull’appartamento in cui Marilia avrebbe dovuto vivere: a Mazzano, ma costava troppo caro. Gli affari di Grigoletto già non andavano benissimo.

Poi, quel maledetto 29 agosto. Altro litigio, nei pressi dell’ufficio di lui. Insulti, poi le mani: Marilia, racconta ancora l’assassino, pretendeva lo stesso trattamento della moglie. Spintoni, qualche sberla: la ragazza che brandisce un paio di formici, e un pezzo di legno.

Nel divincolarsi, la strattona a terra. Cade, violentemente: dalla testa cominciano a sgorgare fiumi di sangue. Lui la guarda, lei piange e promette che gliele farà “pagare tutte”. Si avvicina, le mette le mani al collo: “E ho stretto fortissimo”.

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