Primo Maggio a Brescia: tre cortei per la Festa dei lavoratori
Si parte tutti insieme, da Piazza Garibaldi, lungo le vie del centro storico fino ad arrivare a Piazza Loggia dove si svolgerà il comizio unitario di CGIL, CISL e UIL. In parallelo ai sindacati altri due comizi
Il Primo Maggio ha una storia di lotta e di conquista, di battaglie vinte ma anche di battaglie perse, la ricorrenza che si fa celebrazione dell’unità internazionale dei lavoratori, a più di 150 anni dal suo primo precursore temporale, la conquista della giornata lavorativa di otto ore nelle terre australiane, nel 1855. Da allora quella che sembrava soprattutto un speranza, “otto ore per lavorare, otto ore per svagarsi, otto ore per dormire”, divenne un obiettivo chiaro e comune, e per questo realizzabile, nell’epopea del capitalismo nascente a cui, per sua stessa natura, si contrappone la classe che lavora e che produce, quei salariati che nel mondo oggi hanno superato i due miliardi di unità.
Le radici storiche di una lotta che rimandano alla Chicago del 1886, cuore industriale degli emergenti States, alla grande manifestazione cui seguì la repressione diffusa, in tutto il Paese, fino alla messa al patibolo dei martiri di quel giorno, che anche sul punto di morte non rinnegarono però i loro intenti, "noi lottiamo ogni giorno contro le infamie e le storture della società capitalista”. Pochi anni dopo, nel 1890, il Primo Maggio divenne festa internazionale, la festa della solidarietà dei lavoratori di tutto il mondo.
Anche a Brescia la città si riempirà di cortei. Come già lo scorso anno sono tre le ‘file’ che attraverseranno il centro storico. Il corteo unitario di CGIL, CISL e UIL, al grido di “priorità lavoro” partirà alle 9.30 da Piazza Garibaldi e, dopo aver sfilato, raggiungerà Piazza Loggia. A chiudere la manifestazione, a nome delle tre organizzazioni sindacali, l’esponente della segreteria nazionale UIL Paolo Carcassi.
Primo Maggio 2013 Brescia:
cronaca e immagini dal corteo
Da Piazza Garibaldi partirà anche il corteo antagonista, per una giornata che “non deve essere solo una sfilata di testimonianza ma un appuntamento ben piantato nel presente e proiettato verso un futuro tutto da conquistare, al di là della vuota ritualità”, con gli occhi puntati sull’ambiente, anche a Brescia “cresce sempre più la consapevolezza che i profitti del sistema liberista inquinano le nostre vite”. Primo Maggio come “opposizione sociale, lotta per le nostre vite e per i territori che abitiamo”.
In netta antitesi ad ogni posizione localista il corteo dell’unico gruppo che ancora oggi non esita a definirsi “orgogliosamente marxista”, quel Lotta Comunista che la stampa ha definito più volte come “Il partito più longevo d’Italia”, e che ribadisce anche questa volta la necessità di un’opposizione internazionale, o meglio internazionalista. “Il Primo Maggio di quest’anno ha un significato particolare […] La crisi c’è, ma è una crisi del capitalismo la cui responsabilità poggia sulle spalle della borghesia. La ricetta delle grandi banche, delle grandi imprese in tutta Europa è quella di scaricare della crisi sulle spalle dei lavoratori. […] Dobbiamo far sentire la nostra voce e far pesare la nostra forza, la forza di una classe composta da miliardi di individui, con gli stessi interessi, in tutto il mondo”.