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Cronaca Prevalle

Ragazza annegata nella roggia: la sua morte è ancora un mistero

Non è ancora stata identificata la donna di circa 30 anni che giovedì mattina è stata trovata morta nelle grate della centrale idroelettrica di Prevalle

Morta da diverse ore, ma ritrovata verso mezzogiorno da un dipendente della centrale idroelettrica di Prevalle: incastrata tra le grate della vasca di raccolta dei rifiuti smerigliati. Non ha ancora un nome la ragazza di circa 30 anni, di probabile origine asiatica, che giovedì mattina ha perso la vita, annegata nel canale che da Ca’Nova di Muscoline, dove c’è un’altra centrale, e poi trascinata per più di tre chilometri dalla corrente.

Mistero irrisolto

Un giallo ancora irrisolto: la giovane donna con sé non aveva documenti, si sa solo che indossava una maglietta, dei leggings e delle ciabatte. Le forze dell’ordine hanno lavorato tutto il pomeriggio per cercare di ricostruire la dinamica della tragedia. Sono due le ipotesi al vaglio degli inquirenti: quella del gesto estremo, secondo cui appunto la ragazza si sarebbe buttata nel canale con l’intenzione di togliersi la vita, e quella di una caduta accidentale. 

A seguito dei primi accertamenti è stata invece esclusa l’ipotesi di una morte violenta. Pochi minuti dopo il ritrovamento sul posto era già arrivata l’automedica dell’ospedale di Gavardo: gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. La salma della donna è stata trasferita al Civile, dove nelle prossime ore sarà sottoposta ad autopsia.

Strada chiusa per le indagini

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco di Salò, anche i carabinieri della stazione di Nuvolento e della compagnia di Brescia, per competenza territoriale, e gli agenti della Polizia Locale di Prevalle e del Servizio intercomunale di Calvagese e Muscoline. Per motivi di sicurezza, e di riservatezza delle indagini, la strada che porta in Via dei Marassi, dove c’è la centrale, è stata chiusa al traffico e presidiata da carabinieri e agenti.

A metà pomeriggio sono arrivati anche gli esperti della Sis, la Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri. Alla raccolta delle testimonianze e delle prime evidenze si è affiancata dunque l’analisi “millimetrica” degli indizi e delle tracce rinvenute in loco. I militari stanno verificando anche le segnalazioni di persone scomparse, ancora senza esito.

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