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Cronaca Prevalle / Via Case Sparse

Ritrovato il cucciolo di alpaca rapito: "Ancora poche ore e sarebbe morto"

È stato riportato alla fattoria di Prevalle, ma le sue condizioni sono critiche

Il furto del cucciolo di alpaca dalla fattoria di Prevalle gestita da Marta Cerri, avvenuto domenica pomeriggio, era ormai diventato un caso nazionale. Gli appelli rimbalzati sulle bacheche social di tutto lo Stivale e i tanti articoli scritti a riguardo devono aver raggiunto anche l’autore (o gli autori) del rapimento, che nella serata di ieri, mercoledì 22 marzo, hanno nuovamente scavalcato la rete dell’azienda agricola di via Case Sparse. Questa volta per abbandonare il cria, così vengono chiamati gli alpaca dalla nascita fino allo svezzamento, nel campo situato sul retro. Da solo, come ribadito dall’allevatrice, non sarebbe sopravvissuto a lungo: l’alpaca è un animale gregario, e privato della compagnia dei suoi simili, si lascia morire. "Tra le 19.30 e le 20.30, Capitan America è stato rimesso nel nostro giardino: più morto che vivo. Era completamente disidratato e non si reggeva in piedi. Grazie all' aiuto di tutti voi il delinquente si è sentito accerchiato e, per fortuna, con un briciolo di coscienza lo ha riportato a casa", si legge sulle pagine social della fattoria.

Ancora poche ore e sarebbe morto

Ancora poche ore e non ce l’avrebbe fatta. Un ritrovamento del tutto casuale e fortuito: Marta Cerri e il compagno avevano, infatti, appena lasciato la fattoria per tornare a casa: "Poi mi sono accorta di avere dimenticato una cosa e ho chiesto al mio compagno di tornare indietro a prenderla - racconta la giovane allevatrice a Bresciatoday.it - . Quando è arrivato si è accorto che c’era qualcosa che non andava. Insospettito dagli strani ululati dei nostri cani, ha fatto un giro di ispezione e ha trovato Capitan America steso sull’erba. Era in condizioni gravissime e di sicuro non avrebbe passato la notte: se il mio compagno non fosse tornato indietro, il mattino successivo l’avremmo trovato morto”.

Rinchiuso per giorni

Immediatamente è scattata la chiamata alla veterinaria Tatjana Falconi che è accorsa alla "Fattoria di Marta" per prestare le prime cure a Capitan America. "Probabilmente è stato tenuto nascosto e rinchiuso in uno spazio angusto per giorni, senza bere o mangiare: non riusciva nemmeno ad alzarsi. Le sue condizioni stanno lentamente migliorando, ma non è fuori pericolo", spiega ancora l'allevatrice. E in tanti adesso fanno il tifo per lui, perché si riprenda e possa presto tornare a pascolare insieme agli altri 16 esemplari accuditi, con amore e competenza, da Marta Cerri. Nel frattempo si analizzano i filmati delle telecamere della fattoria per cercare di risalire al responsabile dell'ignobile e crudele gesto.

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