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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Calcinato / Ponte San Marco

Gettati vivi nel cassonetto, due gattini salvati appena in tempo

Il disperato miagolio ha attirato l’attenzione di un passante che, con l’aiuto di una volontaria di un’associazione animalista, è riuscito a recuperate i mici prima che fosse troppo tardi

Li hanno trovati appena in tempo, prima che finissero all’interno del cassonetto per la raccolta di vestiti, rischiando di soffocare. Il disperato miagolio ha attirato l’attenzione di un giovane che, giovedì pomeriggio, passava nella zona del parco di Ponte San Marco e ha immediatamente allertato la polizia locale e anche una volontaria di Montichiari, 'specializzata' nel salvataggio di cuccioli di gatto. Per fortuna i due mici erano ancora all’interno dello sportello basculante, dove vengono inseriti i sacchetti con gli indumenti: per recuperarli è quindi bastato infilare una mano nel cassone.

“Probabilmente erano stati abbandonati da poco - racconta Silvia Gavezzotti, volontaria di un’associazione animalista di Vighizzolo - e siamo riusciti ad intervenire in tempo, prima che precipitassero nel cassone, riportando gravi conseguenze . I due mici, di circa 20 giorni, stanno bene: di loro si sta amorevolmente prendendo cura Silvia:  “Li ho portati al caldo e dato subito il latte con il biberon. A parte un po’ di congiuntivite non hanno problemi”. Ora attendono solo una famiglia che li adotti.

Una vicenda a lieto fine, per fortuna, ma siamo solo all’inizio della primavera, stagione in cui nascono le cucciolate. L’abbandono di gatti appena nati è, purtroppo, alquanto frequente nel Bresciano, soprattutto nelle zone rurali, nonostante costituisca un reato punibile con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

“Tra la scorsa primavera ed estate ho trovato, e salvato, 80 gatti abbandonati solo nella zona di Montichiari”, spiega Valeria. Il penultimo salvataggio due settimane fa: sei mici nati da poche ore erano stati abbandonati in mezzo al nulla, in un sacco nero, come fossero immondizia. Gettati via, con il cordone ombelicale ancora attaccato, assieme alla segatura usata per pulire il pavimento. Silvia li ha presi in consegna e dopo avergli liberato le vie respiratorie e scaldati, li ha consegnati all’Associazione Laica di Erbusco che da allora si sta prendendo cura di loro.

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